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Dal FPF alla svolta drastica con Conte: così l’Inter è cambiata in dieci anni

Matteo Pifferi

La Gazzetta dello Sport ha analizzato il percorso di crescita avuto dall'Inter che, quest'anno, cerca un trofeo che manca dal 2011

Inter e Milan si giocano il derby di ritorno che vale il primato in classifica, circostanza che non si verificava da dieci anni. I nerazzurri, con Conte in panchina, sognano in grande per interrompere un trend negativo con 9 stagioni senza trofei.

Conte e la svolta

L'Inter è tornata prima in classifica grazie alla vittoria sulla Lazio e al contemporaneo passo falso del Milan con lo Spezia. Ora però il derby può segnare una svolta e Conte lo sa bene. La Gazzetta dello Sport, però, analizza anche come il mondo del calcio sia cambiato negli ultimi dieci anni, ossia dall'ultima volta in cui Milan e Inter lottavano per il titolo. "Curiosamente, il monte ingaggi della squadra – nell’estate 2011 – era di 145 milioni: oggi siamo a quota 149, cifra simile. Ma qui la curva è crescente, all’inseguimento di un trofeo, non al consolidamento/ringraziamento ai vecchi che già avevano vinto", commenta la Rosea. L'inter, in questo lasso di tempo, ha comprato 140 giocatori, alcuni dei quali non hanno mai vestito la maglia nerazzurra ma sono serviti per monetizzare, come testimonia il numero astronomico di 440 trattative, comprese quelle per i Primavera.

Fair Play Finanziario

Se il monte ingaggi dell'Inter è rimasto invariato negli ultimi dieci anni, non si può dire lo stesso alla voce ricavi: nel 2011 erano 268 mln, nel 2019 invece ben 377, prima della variabile Covid-19 che ha colpito anche il mondo del calcio. "In dieci anni ci sono stati due passaggi di proprietà: da Massimo Moratti a Erick Thohir nel 2013, poi da Thohir a Suning nel 2016. Il club ha attraversato l’inferno del fair play finanziario, da cui è uscita nel 2019 dopo il settlement agreement con la Uefa, sotto la guida del direttore sportivo Piero Ausilio, lui sì anello di congiunzione di questa decade nerazzurra. Così si spiega il grande numero di operazioni sul mercato, il player trading necessario per sopravvivere, o per crescere, fate voi", il commento della Gazzetta. In dieci anni, il saldo negativo acquisti/cessioni è di 353 mln con Kondogbia, Joao Mario e Nainggolan tra le operazioni più deludenti. Ora, dieci anni dopo, l'Inter è tornata realmente competitiva e va dato merito anche e soprattutto a Conte.