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"Possiamo essere orgogliosi di essere considerati i più competitivi. Rispetto a squadre che vengono da un dominio assoluto. Allora significa che stiamo facendo qualcosa di straordinario, ha qualcosa dell'incredibile e del miracoloso", ha sentenziato l'allenatore.
Conte, quindi, sente di guidare la squadra favorita per lo scudetto? Tutt'altro. La risposta, volutamente forzata, somiglia molto più a una "trollata" che a una risposta sincera.
Conte non considera affatto l'Inter la favorita per lo scudetto, anzi ritiene poco onesto intellettualmente chi mette i nerazzurri in cima alla piramide. Quel "mi auguro ci sia onestà intellettuale da parte di chi giudica",pronunciato poco prima, spiega molto del pensiero Contiano.
Conte ritiene l'Inter strutturata numericamente ma con una rosa poco omogenea, con alcune falle soprattutto in alcune zone di campo (non un mistero la richiesta di un mediano di rottura).
Quindi, l'orgoglio mostrato per i favori del pronostico è solo pungente ironia. Conte (giustamente) ritiene che la favorita non possa non essere la squadra che ha vinto gli ultimi 9 scudetti. E ritiene solo indebito pressing sull'Inter questo voler mettere i nerazzurri come favoriti assoluti. Da lì le forzature sul lavoro "miracoloso" fatto in un solo anno, quasi a voler rimandare la palla nel campo dei giornalisti.
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