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Intervenuto in conferenza stampa al Meazza dopo la vittoria col Genoa, Antonio Conte, tecnico dell'Inter ha parlato così della prestazione dei suoi: "Il problema di guardarsi in faccia e puntare a qualcosa di grande non è un problema: dobbiamo essere realisti e dobbiamo guardare a noi stessi ed essere contenti per quello che oggi siamo riusciti a fare. 42 punti qualcuno me li avesse pronosticati ad inizio stagione, avrei avuto difficoltà a crederci per la difficoltà del campionato. Noi abbiamo raggiunto questi 42 punti con problematiche importanti che non devono essere dimenticate: devo fare i complimenti ai ragazzi perché siamo cresciuti alzando il livello. Tanti si sono responsabilizzati e ho sempre detto ai calciatori che bisognava crescere. Attraverso il lavoro è arrivata questa crescita per tutti e il lavoro ci ha portato ad avere 42 punti e ad un percorso importante".
Politano assente causa mercato?
"Mi cogliete di sorpresa con questa notizia, non ne so niente: siete più collegati a qualcuno rispetto a me. Io faccio delle scelte tecniche, Politano era entrato col Barcellona e a Firenze: oggi ha giocato Esposito perché ha caratteristiche più specifiche da punta. Ha risposto alla mia chiamata".
Come leggi il gesto di Lukaku per Esposito?
"Io lo leggo solo in maniera positiva, ma non avevo dubbi: parliamo di una squadra che ha valori umani molto elevati. Chiedo sempre al calciatore di mettere prima il noi: Romelu è un ragazzo a posto. Esposito ha segnato e sono contento, il rigorista è Romelu: è una scelta sua. Poi tutto è finito bene e siamo contenti: se siamo a parlare di 42 punti è perché oltre al miglioramento di qualità c'è un gruppo di spessore a livello umano. Ci tengo tanto perché nel gruppo ci sia questo. Sebastiano mi ha detto che è il secondo marcatore della storia: deve tenere i piedi per terra, ma ha fatto una grande partita".
La sensazione è che la squadra non crolli e sia pienamente concentrata: è la differenza rispetto al passato?
"Quando parlo delle problematiche che abbiamo avuto, nascoste dalla classifica, dico che queste hanno coinvolto tutti i componenti della squadra: Borja è un esempio chiave, è sempre stato molto serio e professionale. Oggi sta raccogliendo i frutti della sua professionalità. Altri magari, vedendo altre scelte, avrebbero mollato: ecco perché su queste basi dobbiamo lavorare e migliorare. Borja così come Dimarco: sono ragazzi che hanno sempre dato il massimo e sono sempre stati positivi. E' la spiegazione dei 42 punti".
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