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"Il presidente Steven Zhang ha seguito la disfatta contro i blancos da Nanchino, dove ha lavorato al cambio di sponsor da Pirelli a un altro colosso cinese. Al cambio d’allenatore invece non pensa. È stato lui il garante del patto di villa Bellini del 25 agosto che sancì la pace dopo mesi di polemiche di Conte contro il club. E guarda ai conti. Oggi la società nerazzurra presenterà ai soci il consuntivo 2019-2020: 100 milioni di perdite, ricavi poco sopra i 300 milioni senza contare le plusvalenze.
L’Inter ha chiesto e ottenuto dai giocatori di pagare a febbraio gli stipendi di luglio e agosto scorsi. Soldi per un cambio in panchina non ce ne sono. Conte ha diritto a 12 milioni netti fino all’estate 2022. Guadagna più della somma dei tecnici che lo precedono in classifica: Pioli, De Zerbi, Fonseca e Pirlo", sottolinea il quotidiano.
Ma un primo bilancio sarà fatto con il mercato di gennaio. La verità sul rapporto fra l’Inter e Antonio Conte la dirà la prossima sessione, secondo Repubblica.
"Se il club venderà Eriksen, umiliato con i quattro minuti in campo nel finale col Real, significherà che l’asse tiene. Se acconsentirà a comprare altri giocatori funzionali al gioco dell’ex ct come Kolarov e Vidal, strigliato alla Pinetina dopo l’espulsione in coppa (avrebbe detto all’arbitro «guarda quel ca... di Var»), sarà segno che il matrimonio può durare. Magari fino a scadenza: 30 giugno 2022, data che sembra lontanissima ai tifosi, infuriati al punto da proiettare l’hashtag #ConteOut in tendenza sui social network", chiosa Repubblica.
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