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«Sono stato zitto per troppo tempo, da oggi passo alle vie legali». Nicolò Barella, totem nerazzurro e colonna della Nazionale, prima indicato dalla fonte di Fabrizio Corona, Maurizio Petra, come uno dei giocatori coinvolti nel giro di scommesse su piattaforme illegali e poi scagionato dallo stesso Petra, alza la voce. E' pronto a denunciare tutti.
«Da un giornale che si chiama La Verità ci si aspetterebbe più serietà» ha scritto sui social Barella, respingendo in maniera ferma le accuse, prima di approfondire il concetto. «Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d’azzardo, figuriamoci le scommesse (per di più sul mio lavoro). L’unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la famiglia da questa m...».
È la conclusione del post di Nicolò, racconta il Corriere della Sera, sconvolto ieri mattina quando è stato raggiunto dalla telefonata dell’a.d. Marotta, che chiedeva delucidazioni. Il pianto, poi la rabbia. Confortato dall’affetto della moglie Federica, che su Instagram ha bollato come «avvoltoi» i calunniatori.
(Fonte Corriere della Sera)
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