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Getty Images
Dopo un girone di andata chiuso al primo posto, la marcia in campionato dell'Inter ha subito un forte rallentamento in questo 2022: solo 5 punti conquistati nelle ultime 5 giornate, e primo posto in classifica momentaneamente perso. La Gazzetta dello Sport individua le cause di questi ultimi inciampi e prova a indicare i rimedi: "L'Inter non aveva vinto lo scudetto un mese fa - cosa che probabilmente ha pensato lei stessa in vantaggio nel derby - e non è una squadra allo sbando oggi. Ma è piuttosto una squadra stanca mentalmente ancora più che fisicamente, con alcuni calciatori stanchi mentalmente più ancora che fisicamente e un allenatore (bravissimo) che sta commettendo qualche errore".
"Se c'è stanchezza, addirittura più mentale che fisica, non ha senso caricare la situazione di ulteriore stress, psicologico e atletico. Fossimo in Inzaghi approfitteremmo di una settimana con cinque giorni di "stacco" tra un impegno e l'altro - fino alla sfida di venerdì col Genoa - per dare il maggior riposo possibile al gruppo. [...] Questi sono i momenti in cui partono i consigli più severi: mettere fuori Handanovic, togliere Lautaro. Insomma, è aperta la caccia a chi sbaglia di più. Senza tenere conto di una realtà molto più pratica. L'Inter può vincere lo scudetto - ad esempio - solo con i gol di Lautaro. L'unica cosa certa è che se l'argentino non riprenderà a segnare - magari perché piazzato in panchina… - l'Inter non arriverà mai prima al traguardo. Dunque Inzaghi deve dargli fiducia, anzi ancora di più: la formazione, anzi l'annuncio, deve essere Lautaro e altri dieci".
"Avere la freddezza di stabilire le priorità. L'Inter giocherà con il Liverpool quattro giorni prima del Torino. E anche se l'impegno inglese è prestigioso e la vetrina internazionale è luminosa, resta da fare una valutazione semplice: la Champions è quasi irrimediabilmente andata, lo scudetto assolutamente no. Inevitabile dunque dare una precedenza netta, anche nelle scelte. [...] Le Inter di Conte e Inzaghi - molto diverse nella filosofia - hanno un solo punto in comune. Aver costruito le strisce di risultati migliori soprattutto sull'impermeabilità della difesa. E dunque che le partite si possono vincere anche all'ottantesimo, grazie a cambi spesso superiori alle avversarie, e non c'è motivo di voler chiudere tutto in pochi minuti".
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