Carlo Cottarelli, economista e tifoso dell'Inter, è intervenuto a Skysport - durante il Club di Caressa - per tornare a parlare della Superlega. «Non so se sia stata una mossa disperata, sicuramente non è stata improvvisata. Sicuramente una mossa sbagliata. Sembrava si volesse portare il mondo a vivere il momento prima della rivoluzione francese quando c'erano quelli che avevano dei diritti per nascita e qui c'erano 15 squadre che avrebbero giocate di diritto questa lega e cinque squadre che si alternavano», ha sottolineato.
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Cottarelli: “Inter? Presenteremo un’idea a settembre con stranieri. Sui conti…”
L'esperto di economia ha parlato dell'idea dell'azionariato popolare e di quanto accaduto con la Superlega
-Le regole pure dell'economia nel calcio non funzionano?
Sì, perché se ci sono certi comportamenti da parte di imprese che agiscono in un mercato normale, se un'impresa decide di effettuare delle spese non supportabili finisce per fallire. Ci sono anche nel calcio questi fallimenti ma sarebbe strano se club così fallissero. Il calcio è un po' diverso dai mercati tradizionali. Ci sono le emozioni di milioni di persone.
-Secondo lei non si aspettavano questa rivolta perché i dirigenti vivono in un mondo a parte della società?
Forse non si aspettavano una reazione del genere. Poi è arrivato a mezzanotte: volevano sorprendere la gente. Non hanno saputo giudicare cosa poteva succedere. È stato un errore clamoroso. Credo che l'errore clamoroso sia stato non pensare che sono i tifosi a seguire il calcio.
-Si parla di sanzioni, non si è sciolta la Superlega per far fronte ad eventuali sanzioni dell'UEFA?
Lascerei perdere la strada delle sanzioni. La figura fatta mi sembra già una sanzione.
Azionariato e Inter
-Presenterà nei prossimi giorni un'idea di azionato popolare?
Io sono, per trasparenza, il presidente di questa piccola società, Interspac, che vuole promuovere l'idea dell'azionariato popolare e stiamo organizzando per settembre un evento a Milano, anche con ospiti stranieri, per parlare di questo tema interessante. È un'idea romantica perché penso che almeno in parte di una squadra debba appartenere ai tifosi che è anche un legame, dal punto di vista commerciale, un legame più stretto e può aiutare i conti di una società. La strada della Superlega non penso possa funzionare.
-Preoccupato dalla situazione finanziaria dell'Inter oppure no?
Non ne so abbastanza della situazione finanziaria dell'Inter. Pare che con un prestito, ho letto, con un prestito i problemi di liquidità siano superati. Proprio nell'anno del probabile scudetto. Sarebbe un peccato mancasse la liquidità.
(Fonte: Skysport)
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