“Per esempio, nella forma di un’estensione di breve termine del debito, a tassi più alti e in vista della vendita del club. In finanza come nel calcio, vale la legge del «mai dire mai» - riferisce il Corriere della Sera -. Di ora in ora, però, il fondo diventa sempre più arbitro dei destini della proprietà dell’inter. E, inflessibile, non pare disposto a concessioni né a supplementari. Se arriva il bonifico entro la mezzanotte di martedì, bene. Altrimenti, partirà la procedura per escutere il pegno sulle azioni dell’inter e, nel giro di qualche giorno, Oaktree ne sarà proprietario”.
Intanto Oaktree prepara già la gestione. Il fondo è deciso a confermare la dirigenza dell’inter e mantenere intatta la competitività della squadra.
Il Corriere della Sera presenta anche quelli che sembra essere lo scenario più probabile nel caso in cui l’Inter dovesse passare nelle mani del fondo californiano:
“In caso di escussione del pegno, Oaktree dovrà versare a Zhang la differenza fra il valore di mercato del club e i 375 milioni del prestito. Difficile dunque che il fondo proceda a un’immediata cessione che cristallizzerebbe proprio quella valutazione, su cui si calcolerà la somma spettante a Suning. Più probabile che Oaktree gestisca il club per il tempo necessario a migliorarne i conti e, magari, a dare concretezza al progetto stadio.”
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