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Inter, Crespo: “Lautaro completo, Barella moderno. Inzaghi? E’ maniacale, lo so”

Marco Astori

Le parole dell'ex nerazzurro: "Scudetto? Per l'Inter di Simone sarà dura perché ci sono il Milan e il Napoli che viaggia a livelli incredibili"

Hernan Crespo, ex centravanti di Lazio e Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Messaggero proprio in vista della sfida di oggi delle 18. Queste le parole del Valdanito.

Lazio-Inter è un bel banco di prova.

«Per entrambe, anche se siamo appena all'inizio. Sono due squadre forti, ma diverse. Una deve confermarsi e non è facile perché ha perso giocatori importanti. L'eredità di Conte pesa ancora, ma Simone è in gamba, maniacale nel lavoro, lo so. L'altra si sta ricostruendo, puntando su un'idea con dei giocatori bravi. Un bel mix».

Chi rischia di più delle due?

«Non lo so, devo essere sincero. Inzaghi, pur con qualche difficoltà, sta facendo un buon lavoro, di continuità. Per la corsa allo scudetto non può permettersi di perdere terreno, è naturale, ormai è nel Dna nerazzurro perché le altre ci sono e spingono forte. Certo che se la Lazio di Sarri gioca come nel derby, per l'Inter sarà dura».

«Penso sia un giocatore completo, tecnico e forte fisicamente. Sono contento che sia rimasto all'Inter, ha ancora dei margini di miglioramento pazzeschi».

L'Inter ha perso Lukaku, ora ha Dzeko e Correa.

«Non ci sono attaccanti come Lukaku, ma il reparto avanzato nerazzurro è forte e ha esperienza, sia Dzeko che Correa possono fare bene con Lautaro».

Quali altri giocatori la intrigano?

«Nella Lazio Luis Alberto: se gira lui, gli attaccanti si divertono, mi ricorda un po' Veron; nell'Inter Barella è cresciuto tanto, è un centrocampista moderno: qualità e quantità».

Inzaghi tornerà all'Olimpico da avversario dopo 22 anni di Lazio...

«So quanto sia legato all'ambiente biancoceleste, credo che non sarà facile all'inizio, ma poi comincerà la partita e tutto passerà».

Che ricordi ha dell'esperienza all'Inter?

«Eravamo un gruppo di campioni. Con Vieri, in particolare, c'era un'intesa incredibile in campo. Andai via nel 2003 dopo solo un anno, con mia grande sorpresa, ma poi tornai e ho vinto molto».

A proposito, da noi chi vincerà il campionato?

«Per l'Inter di Simone sarà dura perché ci sono il Milan, che a me intriga molto, e il Napoli che viaggia a livelli incredibili. E poi la Juve, che c'è sempre. Sarà sicuramente un bel campionato fino alla fine»