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Cuadrado: “Nato per giocare a calcio, diventato terzino per caso. Un grande gruppo…”

Matteo Pifferi Redattore 

Juan Cuadrado si è raccontato ai microfoni di Inter TV per la rubrica New Brothers su Dazn: ecco le sue dichiarazioni

Juan Cuadrado si è raccontato ai microfoni di Inter TV per la rubrica New Brothers su Dazn:

""Ho iniziato a giocare a calcio sin da quando ero piccolo, avevo 5 anni. Penso che è un dono arrivato dal cielo. Sono nato per giocare solo a calcio, non so cosa avrei fatto se non fossi diventato calciatore"

Il giocatore che ti ha ispirato di più?

"Mi piaceva molto Ronaldinho e il Fenomeno Ronaldo".

Il tuo primo ruolo in campo?

"Trequartista quando giocavo nelle giovanili in Colombia e ho debuttato pure da trequartista nel Medellin. Poi, per gli infortuni dei miei compagni, mi hanno messo come terzino per emergenza. Ho fatto anche gol, poi da lì ho sempre giocato terzino".

Ci sono stati momenti difficili in carriera?

"Ce ne sono stati molti, il più difficile è quando da ragazzo sono andato in Argentina per fare provini. A volte non mangiavo o lo facevo solo una volta al giorno però ero concentrato sull'obiettivo di diventare giocatore. Dopo alcuni mesi sono tornato in Colombia ed è arrivata l'opportunità di un provino con l'Independiente Medellin e poi sono rimasto lì".

Il tuo più grande sostenitore?

"La mamma, mi seguiva dappertutto. Ho un rapporto speciale con lei, per me è la mia guerriera. Penso che sono tutto quello che sono grazie a lei".


L'insegnamento più importante che hai ricevuto chi te lo ha dato?

"Un mio amico che si chiama Juan: mi diceva che la vita non è solo calcio".

Il soprannome Vespa come nasce?

"E' nato nella Fiorentina, me lo diede Luca Toni. Tante volte arrivavo sul fondo a crossare ma in area non c'era nessuno. E lui mi diceva: 'Come faccio ad arrivare? Lui va con la Vespa, io col cammello'.

Hobby?

"Mi piace stare in famiglia, tranquillo. E anche leggere"

Pregio e difetto

"A volte mi arrabbio troppo facilmente. Pregio dico l'allegria".

Tre caratteristiche per descriverti come descriverti?

"Velocità, dribbling e tecnica".

Quanto è importante la vita dello spogliatoio?

"Molto importante, i grandi gruppi nascono se c'è un bel spogliatoio. Mi piace stare uniti come se fossimo una famiglia"

Conta di più il talento o la determinazione?

"Tutte e due sono importanti nel calcio, aggiungo anche la passione".


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