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Sei il quinto colombiano della storia dell’Inter. Tra questi quello che ha collezionato più presenze è Cordoba. Per te è stato un esempio?
—"Sì, certamente: siamo molto amici, parliamo spesso. Quando stavo per superare il suo record di partite giocate in Europa da un colombiano scherzavamo insieme, gli dicevo che non sarei mai riuscito a superarlo, ma lui mi ha caricato dicendomi che ce l'avrei potuta fare. Poi sono stato fortunato perché ho giocato tantissime partite: più che un esempio Ivan è un mio amico, parliamo spesso e sono contento di poter essere qui, accostato a lui".
L’Inter sarà la tua quinta squadra italiana in carriera. Come mai hai scelto di vestire la maglia nerazzurra?
—"Avevo tante offerte, l'Italia però è una seconda casa per me. La mia famiglia è molto legata a questo paese, c'era la possibilità di rimanere qui con una grandissima squadra, considerando la storia di questo Club: ho scelto l'Inter perché tutti sappiamo cosa rappresenta a livello mondiale. L'importante è che io e la mia famiglia stiamo bene, abbiamo avuto la possibilità di rimanere in quella che per noi è casa: sicuramente sarà la scelta migliore".
Tecnica, velocità, dribbling, duttilità. Tra tutte le caratteristiche che ti contraddistinguono, quale pensi sia il tuo vero punto di forza?
—"L'allegria: cerco sempre di fare ogni cosa con il sorriso sulle labbra. In campo mi piace dimostrarla, penso che sia una delle mie caratteristiche più importanti".
(Inter.it)
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