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Cucchi a FCIN1908: “Inter-Sassuolo fastidio per Conte. Scudetto? In 40 anni…”

Tanti temi nella cronaca nerazzurra degli ultimi giorni: ne abbiamo parlato con la storica voce di Radio Rai

Daniele Vitiello

I diversi casi di Covid all'Inter hanno portato al rinvio del match con il Sassuolo, in programma inizialmente sabato scorso. Una decisione imposta dall'ATS e che ha portato a diverse discussioni. Per analizzarla e per parlare di altri temi che riguardano i nerazzurri, abbiamo chiesto un parere a Riccardo Cucchi, storica voce di Radio Rai. Queste le sue parole ai microfoni di Fcinter1908.it: "L'intervento dell'ATS in qualche modo va a contraddire ciò che è scritto nel protocollo e questo crea confusione per i diversi trattamenti tra una società e l'altra sotto l'aspetto squisitamente sportivo e ciò crea inevitabilmente polemiche. Noi però non abbiamo competenze per poter ritenere corretto o sbagliato tale intervento. Sono dirigenti medici con una grande responsabilità in questo momento e dobbiamo accettare ciò che succede, con l'augurio che le partite si possano disputare da qui al termine del campionato con una certa regolarità".

Qualcuno ha definito 'fortunata' l'Inter per il rinvio. L'esodo dei nazionali però sembra raccontare una realtà diversa.

"Che questo potesse essere un campionato diverso, anomalo, lo avevamo capito tutti a partire dalla scorsa stagione. Tra i rischi calcolati ad inizio stagione c'era quello di perdere calciatori strada facendo anche a causa del Covid, vittime quindi di una nuova forma di infortunio. Questo elemento magari ha punito più severamente qualche squadra rispetto ad altre, ma la polemica non mi convince e non mi piace. Non è giusto lamentarsi in un senso o nell'altro di fronte ad una realtà che tutti conoscevano. L'Inter dovrà recuperare questa partita e sarà un 'fastidio', ma per fortuna ci sono dodici giorni di pausa che permetteranno alle squadre di rifiatare al netto degli impegni delle nazionali. Questo è un campionato diverso, non falsato, nel modo più assoluto".

Il tonfo della Juventus contro il Benevento sembra quasi chiudere il discorso scudetto.

"Dopo 40 anni di calcio raccontato alla radio sono molto prudente. Ho visto situazioni inimmaginabili, per cui vado molto cauto. Il vantaggio dell'Inter è importantissimo, notevole nei confronti della Juventus, e ha il destino nelle sue mani".

Gli impegni con l'Italia possono rappresentare la chance giusta per il rilancio di Sensi?

"Sensi purtroppo ha giocato poco, non per scelta di Conte ma per circostanze sfortunate ed una certa fragilità fisica. Lo ritengo un calciatore interessante, che aveva bisogno di essere inserito in una squadra importante come l'Inter e anche complicata se vuoi per poter crescere. La nazionale potrebbe essere certamente un'occasione di verifica per se stesso e per Conte, che potrebbe avere un'alternativa in più per le finali che mancano da qui al termine della stagione. Ma permettimi di aggiungere una cosa..."

Prego.

"La pausa non è sempre è gradita dai tifosi, che preferirebbero vedere di più il campionato, ma per me è importante perché il nostro calcio con la nazionale può crescere. Ammiro l'Italia costruita da Mancini e noi tutti vorremmo vederla al mondiale e che non si ripeta più quanto accaduto nel 2018".

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