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Da Colidio a Pompetti, da Zinho a Mulattieri: l’Inter non vuole Zaniolo-bis. Gli scenari…

Redazione1908

L'Inter ha altri talenti in casa. E stavolta, il club nerazzurro non intende sacrificarli

Il caso Zaniolo insegna. I giovani talenti, quelli cresciuti in casa, a volte vanno salvaguardati, anche in tempo di fair play finanziario. E così l'Inter fa la conta dei giovani che potrebbero costruire il futuro del club, senza necessità di essere sacrificati.

E' la Gazzetta dello Sport a fare il punto:

COLIDIO E RADU - "Nella trattativa della scorsa estate Monchi nella rosa dei desiderabili inserì, oltre a Zaniolo, il portiere Radu e l'attaccante argentino Colidio. Il primo era già promesso al Genoa, il secondo era stato pagato troppo caro per arrivare a una plusvalenza, anche minima. Così furono bloccati: oggi Radù è titolare in Serie A, in estate Marotta e Ausilio dovranno decidere se esercitare il diritto di "recompra" a 15 milioni, o se lasciarlo un altro anno al Genoa (ma poi serviranno 18 milioni per riprenderlo). Facundo Colidio è l'attaccante titolare della primavera di Madonna: fu comprato dal Boca Juniors per 9,6 milioni (dati bilancio), un investimento pesante. Con i giovani Facundo ha segnato più in Youth League (5 gol) che in campionato (2). Attualmente è al Sudamericano Under 20 con l'Argentina (prima gara in panchina), in estate l'Inter dovrà decidere il suo futuro: probabilmente verrà mandato in prestito a giocare".

BASTONI E ZINHO VANHESUDEN - "Il primo è considerato decisamente più pronto, ed è legato anche da un enorme peso a bilancio (31 milioni) che lo rende un pezzo di futuro quasi obbligato. Il secondo resta da tenere d'occhio, in Belgio sta facendo bene e cederlo con leggerezza potrebbe portare a rimpianti".

POMPETTI, ODGAARD E MULATTIERI - "Per Marco Pompetti, talentuoso ma ancora "leggerino" centrocampista della Primavera furono pagati 4 milioni al Pescara, per Odgaard (inserito nell'affare Politano) 1,3 milioni, per Mulattieri fu preceduta la Juve con 1,2 milioni allo Spezia. Oggi l'attaccante non sta "dominando" fra i giovani, ma prima di cederlo..."