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Da Mazzarri ad Handanovic passando per Kovacic: lo scudetto si può così

Riccardo Fusato

Era dai  tempi di Mourinho che all’Inter non si respirava un aria così innovativa. La società sembra abbia sposato in pieno il progetto Mazzarri, tanto da lavorare su un’idea nuova e chiara. La Gazzetta dello Sport analizza dei punti...

Era dai  tempi di Mourinho che all’Inter non si respirava un aria così innovativa. La società sembra abbia sposato in pieno il progetto Mazzarri, tanto da lavorare su un’idea nuova e chiara. La Gazzetta dello Sport analizza dei punti fondamentali della nuova Inter, che potrebbe (perché no?) già essere competitiva per vincere lo scudetto.

Ma da dove arriva tale convinzione? Sostanzialmente da 5 punti fondamentali:

- Mazzarri: Di tutti gli allenatori ingaggiati dopo José Mourinho, Walter Mazzarri è il più definito, il più «risolto». Certo, migliorarsi rispetto all’anno scorso non sarà difficile, ma l’ex tecnico del Napoli sembra un ottimo punto di partenza. L’Inter quantomeno sarà sempre sul pezzo. Lo dimostra la sua carriera di allenatore.

- Handanovic: è il punto di partenza. Le grandi squadre hanno sempre avuto grandi portieri. Se è vero che il numero uno nerazzurro ha tantissimo mercato, ed è forse l’unico che possa portare in dote un grosso tesoretto, cederlo significherebbe aprire voragini preoccupanti. Oggi, nel mondo, chi è superiore o pari ad Handanovic? Neuer e Buffon. Non scambieremmo dicerto Handanovic con Cech o Casillas. Forse vacilleremmo di fronte all’emergente 21enne belga Courtois, erede designato di Cech al Chelsea.

- Gioco: il gioco di Mazzarri coinvolge molto gli esterni, che sono un punto fondamentale dei suoi schemi. Corrono, coprono tutto il campo e se Isla dovesse riscattarsi dalla brutta stagione e stare bene potrebbe essere un arma importante, se si pensa, per esempio, a quanto dimostrato due stagioni fa all’Udinese.

- Kovacic: In questi mesi si è capito che è bravo, che ha piede e visione del gioco, ma sul ruolo c’è stata una discussione. Chi lo vedeva regista «basso», chi trequartista alla Boban. Mazzarri in persona ha chiarito dove andrà a collocarsi il croato: «Dietro le punte come Hamsik». Lo stesso Hamsik ha capito l’antifona: «Purtroppo Mazzarri riporterà l’Inter in alto».

- Centravanti: nella storia gli attaccanti allenati da Mazzarri hanno sempre fatto benissimo e segnato molti gol. Il reparto attacco dell’Inter è ampiamente al completo. Milito è pronto al rientro; Icardi è pronto a prenderne il testimone. Senza dimenticare Palacio, attaccante «movimentista», di quelli che piacciono a Mazzarri.

- Senza Europa: non giocherà in Europa, come la Juve nella prima stagione con Conte in panchina.