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Dal disastro su Pirlo al dominio col Sassuolo: svolta Kovacic. E Mazzarri ora…

Era arrivato con una valigia di promesse e un sorriso che sapeva di incanto. I suoi piedi li avevano notati tutti, se c’era un talento dal potenziale alto quello era Kovacic. Dopo una buona parentesi nell’Inter di Stramaccioni però, nella...

Eva A. Provenzano

Era arrivato con una valigia di promesse e un sorriso che sapeva di incanto. I suoi piedi li avevano notati tutti, se c’era un talento dal potenziale alto quello era Kovacic. Dopo una buona parentesi nell’Inter di Stramaccioni però, nella scorsa stagione, il croato aveva fatto fatica a far brillare la sua stella: tante aspettative ad ogni gara, ma sempre qualcosa da rimproverarsi. Anche Mazzarri non era sempre stato tenero con il giovane croato. Alla Juventus Stadium si era perso Pirlo e non era stata una buona idea: "Guardate nelle immagini dov'è Kovacic, era una partita facile tatticamente, erano tutti uno contro uno, se gli altri prevalgono sui duelli c'è poco da ragionare. Pirlo era da solo significa che Kovacic lo ha lasciato solo. La squadra non mi segue? Credo di aver in mano la squadra al 250%, io credo anzi che in questo momento i miei ragazzi si aggrappino alla mia esperienza. Non avevo grandi alternative se non dare le chiavi del centrocampo a Kovacic. Era anche un'emergenza. Cambiasso non c'era. Adesso torna Guarin e c'è anche Hernanes", disse il tecnico - il senso delle sue parole era sicuramente questo - in quell'occasione. 

Nelle ultime partite della scorsa stagione però i due hanno trovato un modo per andare d'amore e d'accordo: il mister, lo dicono spesso entrambi, ha lavorato tanto su Teo questa estate e lui si è preso il centro del campo e del mondo nerazzurro. Dicono che ci siano state tante offerte per il giovane centrocampista interista, tutte rispedite al mittente. E così siamo arrivati alla gara con il Sassuolo e dopo quella vittoria (e quella contro lo Stjarnan) la musica è cambiata: "Mateo è da un po' che fa la fase difensiva come un grande giocatore, attacca difende e va in pressing, ha capito come si gioca qui e gli farà bene anche in Nazionale quando sarà convocato se avrà questa mentalità. E' andato in gol, quando le due punte facevano da sponda entrava in area venendo a prendere palla da dietro, il ragazzo sta crescendo tanto", ha detto il mister alla fine della gara che si è giocata domenica al Meazza.

Decisamente altre note. Certo, siamo ancora ad inizio stagione e Mateo dovrà confermarsi e dimostrare tutto il suo talento (che c'è e non può essere messo in dubbio), intanto lui si gode il momento e le parole del suo allenatore che evidentemente ha ricevuto segnali positivi, quelli che si aspettava, dal calciatore, non può più farne a meno e sembra una rivoluzione, comunque un cambiamento. Con la benedizione del presidente Thohir che è stato drastico in merito: "Kovacic? È intoccabile, non è in vendita. È molto importante per noi e resterà".