L'Inter di Luciano Spalletti, archiviata la contestata e discussa sconfitta di sabato contro la Juventus, si prepara per il prossimo impegno di campionato contro l'Udinese, sfida fondamentale per tenere accese le residue speranze di qualificazione alla prossima Champions League. Il tecnico nerazzurro dovrà fare i conti con le assenze degli squalificati Vecino e D'Ambrosio: se il posto dell'uruguayano verrà preso con ogni probabilità da Borja Valero, rimangono i dubbi su chi schierare al posto dell'ex difensore del Torino. I sostituti naturali di D'Ambrosio rispondono ai nomi di Dalbert e Santon: due giocatori sfiduciati e impauriti che, per motivi diversi, si sono resi protagonisti di una stagione anonima.
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Dalbert e Santon, via le paure: out D’Ambrosio, con l’Udinese l’occasione per il riscatto
I due difensori nerazzurri si giocano una maglia per il ruolo da terzino sinistro
ATTESE NON RIPAGATE - Dalbert rappresenta probabilmente la più grossa delusione della stagione nerazzurra. Inseguito per tutta l'estate e prelevato dal Nizza per una cifra che sfiorava i 30 milioni di euro, il brasiliano non è riuscito a conquistarsi la fiducia di Spalletti e del popolo interista, finendo con l'essere stabilmente relegato in panchina. Solo 12 presenze in campionato, di cui 4 da titolare, Dalbert non mette piede in campo dal 3 febbraio, giorno di Inter-Crotone: da lì in poi 12 panchine consecutive, senza giocare neanche un minuto. Una miseria per uno che avrebbe dovuto risolvere lo storico problema della fascia sinistra dell'Inter.
PROBLEMA PSICOLOGICO - Discorso diverso per quanto riguarda Davide Santon: cresciuto nel settore giovanile nerazzurro, Santon è tornato a Milano nel gennaio 2015 dopo l'esperienza inglese al Newcastle, ma non è mai più riuscito a tornare ai fasti dei suoi esordi interisti, quando lasciava presagire una carriera di ben altro spessore. Spalletti ha più volte provato a dargli fiducia, anche con buoni risultati nel girone di andata, ma una volta arrivata la prima prestazione negativa (proprio con l'Udinese all'andata) Santon è ripiombato nella sua spirale negativa fatta di errori e incertezze, culminata con il dramma psicologico della gara contro la Juventus. A Spalletti il compito di trovare la soluzione migliore e tornare a vincere.
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