Barella, Bastoni, Hakimi, sono i giocatori che hanno sorpreso in positivo in questa annata nerazzurra. Ma se dovessi fare il nome di un giocatore che in assoluto mi ha sorpreso più di tutti, non avrei dubbi a indicare Matteo Darmian. L'operazione per portare il giocatore a Milano era stata già impostata un anno prima del suo arrivo, quando Darmian arrivò al Parma. In quell'occasione, l'Inter s'impegnò poi a prenderlo successivamente versando nelle casse gialloblù poco più di due milioni di euro. Col senno di poi un vero affare, il colpo di mercato dell'Inter che, togliendo Hakimi, ha praticamente fatto operazioni di mercato a zero, o quasi.
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Inter, è Darmian il vero colpo di mercato. E c’è una cosa che dovrebbe farci riflettere
L'ex giocatore dello United è la grande sorpresa di quest'Inter che vola in campionato
All'annuncio ufficiale da parte dell'Inter, Darmian è stato accolto non molto bene da una parte della tifoseria nerazzurra. A essere sinceri anch'io avevo più di qualche dubbio sull'ex United. Dubbio subito sparito quando ha esordito con la maglia dell'Inter. Duttile (può giocare a destra, a sinistra e nei tre di difesa), generoso, affidabile e con tanta esperienza alle spalle, Darmian ha fatto cambiare idea ai tifosi nerazzurri a suon di buone prestazioni (1 gol in Champions, 1 in campionato e 3 assist).
Darmian rappresenta la classe operaia del pallone che tanto amano gli allenatori. "Cerco di mettermi a disposizione dando il massimo", ha detto al termine della gara vinta contro il Sassuolo. Parole che Conte avrà apprezzato sicuramente. Non è un caso che il tecnico nerazzurro lo abbia voluto a Milano dopo averlo allenato in Nazionale. Il perfetto prototipo di giocatore contiano. Basso profilo e tanto lavoro, così Darmian ha conquistato i tifosi dell'Inter che oggi ne riconoscono le sue qualità. Rileggere oggi alcuni commenti sotto l'annuncio dato dall'Inter del suo acquisto, dovrebbe farci riflettere. Ci insegna che a volte bisognerebbe aspettare prima di giudicare un giocatore, che si chiamino Bastoni, Barella o Darmian. In fondo è sempre il campo a parlare.
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