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Getty Images
Professionista esemplare, mai una dichiarazione fuori posto, sempre a disposizione del gruppo: Matteo Darmian è la dimostrazione vivente che il duro lavoro alla fine paga sempre, e che nel calcio puoi ritagliarti un ruolo importante anche senza eccessi e colpi ad effetto. Arrivato all'Inter nell'estate del 2020, il difensore classe '89 è sempre riuscito a rendersi utile, con Conte prima e con Inzaghi poi, scacciando tutti gli scetticismi che accompagnarono il suo acquisto.
Oggi Darmian è a tutti gli effetti un titolare, a prescindere dalla posizione in campo: a destra, a sinistra, nel terzetto difensivo, e le sue prestazioni di alto livello non stupiscono più. Di sicuro non l'Inter: per il pubblico di San Siro è un beniamino assoluto, e la dirigenza non ci ha pensato due volte a rinnovargli il contratto in scadenza a giugno. Skriniar si fa male? Gioca Darmian. Dumfries è giù di forma? Nessun problema, gioca Darmian. E ad accorgersi di lui, ora, non sono più soltanto i tifosi interisti.
Darmian, infatti, figura nell'elenco dei convocati dell'Italia per le gare di qualificazione al prossimo Europeo contro Inghilterra e Malta, in programma il 23 e il 26 marzo. Il ct Mancini ha voluto premiare la costanza di rendimento e la duttilità del difensore dell'Inter, che torna così nel giro della Nazionale a più di 5 anni dall'ultima volta, da quel fatidico spareggio contro la Svezia del novembre 2017 che costò la partecipazione al Mondiale degli Azzurri. Una nuova, ennesima rivincita per un calciatore tanto apprezzato da allenatori e tifoserie, quanto sottovalutato dall'opinione pubblica.
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