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Dopo l'esperienza negativa all'Inter, Frank de Boer non ha ancora ripreso ad allenare. Finora ha preferito rimanere fermo in attesa della prossima stagione e di poter guidare una squadra fin dall'inizio dell'annata. L'ex tecnico nerazzurro ha parlato di cosa non funzionò a Milano e di quale squadra gli piacerebbe allenare:
"INTER - "Lasciare l’Ajax dopo 25 anni da giocatore e allenatore è stato difficile, ma a volte hai bisogno di una nuova sfida, come Pep. Ma all’Inter ho dovuto avere a che fare con diverse cose fuori dal calcio e così si perde energia. Ogni volta pensavo finalmente un buon risultato, ora le cose vanno meglio e poi arriva il libro di Mauro Icardi o Marcelo Brozovic che è in discoteca e va punito. Sono stato lì solo tre mesi, ma davvero mi sembrava che fosse passato un anno".
"LIVERPOOL - "Mi piacerebbe molto allenare lì. Ma il progetto deve essere giusto. Ho detto che ero onorato del Liverpool, ma quando lo dissi ero da solo un all’Ajax ed era troppo presto. Dovevo migliorare e l’ho fatto".
"FAMIGLIA - "Mia moglie è stata il mio primo e unico amore. I calciatori sono molto famosi ed è facile andare fuori a caccia. Devi essere forte nella tua relazione. Avevamo un’altra sorella che sarebbe stata di due anni più grande, ma dopo appena tre giorni è morta nella sua culla. Potete immaginare che dopo due bambini i miei genitori hanno detto basta. Forse è stato il destino, non puoi mai sapere come vanno le cose nella vita".
"RONALD - "Abbiamo video che calciamo il pallone da bambini e nostro padre faceva il portiere. La nostra prima partita è stata a 7 anni. Uscimmo con le nostre bici e ricordo che eravamo nervosi. Siamo partiti nella quinta squadra, io ho fatto 5 gol e Ronald altri 5 e finì 10-0 e in poco tempo eravamo nelle prime. Chi era meglio? Ronald era un difensore e io un’ala sinistra. Dicevano me perché facevo i gol. Nostra padre ci motivava: quando ci vedeva seduti sul divano ci diceva uscite a giocare a pallone. Usavamo la porta del garage uno tirava e l’altro faceva il portiere. Faceva un dimore terribile arando facevamo gol, forse si pentiva di averci mandato fuori. Ho realizzato dopo quanto era importante per noi avere un fratello, avevi qualcuno con cui esercitarti. Eravamo sempre insieme e è ancora il mio miglior amico. Se qualcuno dice Frank a lui o Ronald a me, ci giriamo e ascoltiamo, abbiamo quella reazione".
"MONDIALI 98 - "La nostra squadra era forte come l’Olanda del 74 e del 78. Ho guardato la sfida con l’Argentina, l’ho analizzata, eravamo molto forti. Se avessimo capito che saremmo potuti essere campioni, probabilmente lo saremmo stati. Ho giocato a Euro 92 e Usa 94, non ricordo nulla di questo. Ma un fantastico ricordo del ’98. Volevo dimostrare chi ero e sono stato votato miglior difensore del torneo. Eravamo abbastanza bravi per poter vincere il Mondiale, ma lo abbiamo capito troppo tardi”.
"BARCELLONA - “Non eravamo una squadra fantastica, avevamo giocatori fantastici. Rivaldo, Figo, Kluivert, Guardiola… Nessuno ha capito che bisognava lavorare duramente per vincere.
"DISCIPLINA - "La disciplina è tutto, ma bisogna sapere quando usarla. Un giocatore all’Ajax, El Hamdaoui, è stato 10 minuti nel bagno a fine primo tempo e poi mi ha risposto in malo modo. Tu pensi se non faccio qualcosa qui, mi prenderanno in giro. e così ho fatto: “Sei fuori”, Devi far vincere il gruppo o perdi. Devono rispettarti”.
"(Daily Mail)
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