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De Rossi: “Legato a Spalletti, l’Inter sarà una rivale per le prime posizioni”

NICE, FRANCE - JUNE 06:  Daniele De Rossi of Italy speaks with the media during a press conference at Allianz Riviera Stadium on June 6, 2017 in Nice, France.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il centrocampista della Roma parla in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Uruguay

Fabio Alampi

Giornata di vigilia per la nazionale italiana, che domani sera a Nizza affronterà in amichevole l'Uruguay. In conferenza stampa, oltre al ct Ventura, si è presentato il centrocampista della Roma, Daniele De Rossi.

CARDIFF - "Io e Buffon abbiamo parlato due minuti, in queste giornate hanno dovuto raccontare e spiegare la stessa partita, rievocando ricordi non belli. Gufare? Non lo scopriamo adesso, sarebbe stato uguale con un'altra squadra italiana. Il fatto che ci siano sempre loro aumenta l'odio... odio è sbagliato, rivalità fra tifoserie. Io la vivo diversamente. Quando ero ragazzinno sono andato a vedere Ajax-Juventus a Roma e tifavo per l'Ajax. Ho visto amici con le lacrime agli occhi, Buffon avrebbe meritato di vincerla non solo per la Champions ma anche per il Pallone d'Oro".

SPALLETTI E L'INTER - "Mi dispiace, è un allenatore a cui sono legato, è molto forte. Spero non lo farà vedere all'Inter, sarà una rivale per la piazza d'onore o forse qualcosa di più. Non vedermi all'Inter non mi fa effetto, non ci sono mai stato. Sarebbe stato particolare vedermi con un'altra maglia, di qualsiasi colore".

NAZIONALE E FUTURO - "Ho 34 anni fra un paio di mesi, sono strasicuro che potrò essere un giocatore importante per il Mondiale, già arrivarci significa avere una grande condizione fisica. Se penso al 2020, 37 anni, bisogna essere realisti con noi stessi. Roma e l'Italia sono casa mia, se ci sarà bisogno sarò sempre presente. Il Mondiale sarà la mia ultima esperienza in Nazionale. Quello appena firmato a oggi è il mio ultimo contatto con la Roma".

ROMA - "Mi auguro che ci sia continuità, sia da parte della guida tecnica che della società. Spero che si continui su questo livello, innanzitutto, poi dipenderà dalla gestione di un nuovo allenatore che non sappiamo ancora chi è. Il nostro lavoro è capire cosa vuole un allenatore, saper cambiare, non bisogna prendere uno per forza simile a Spalletti".

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