I numerosi problemi in difesa palesati dall'Inter di Antonio Conte in questo inizio di stagione si riflettono nelle ultime uscite di Stefan de Vrij, uno che a sbagliare non è proprio abituato. Eh sì, perché, duole dirlo, ma, l'olandese è risultato fra i peggiori in campo sia contro il Parma che contro il Real Madrid ieri sera a Valdebebas. Lui, che non si fa notare praticamente mai per disattenzioni e svarioni e che di solito gioca da vera colonna con eleganza e precisione impeccabili, in queste ultime partite è incappato in scivoloni che, almeno in Europa, potrebbero costare molto ai nerazzurri.
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Inter, de Vrij sottotono: fra i peggiori contro Parma e Real, ritrovarlo è fondamentale
Non proprio prestazioni indimenticabili nelle ultime uscite per il difensore nerazzurro
Prendiamo, per esempio, la gara contro il Parma: se si nota, entrambi i gol di Gervinho nascono da errori di posizionamento dello stesso de Vrij, incapace di controllare a dovere l'avversario. Fatto accaduto anche a Madrid in occasione della rete di Sergio Ramos, lasciato sostanzialmente libero in area di svettare e mettere la palla in rete di testa. Ovviamente, sarebbe fuorviante scagliarsi solo contro l'ex Lazio. Soprattutto perché i numeri dimostrano che è tutta la fase difensiva dei nerazzurri a dover invertire la rotta:
"I numeri suonano come una sentenza. Tra Serie A e Champions League l'Inter ha subìto 15 gol. Lo scorso anno, a questo punto della stagione, le reti incassate erano 5. Chiaro segnale di quanto sia necessario cambiare qualcosa e Conte lo sa", si legge su gazzetta.it. Non ha nemmeno aiutato l'assenza di un marcatore come Milan Skriniar al suo fianco, bloccato dal Covid. In più, la cessione (forse un po' troppo frettolosa) di Godin ha costretto D'Ambrosio in pianta stabile a traslocare nel terzetto di centrali. Insomma, nulla è girato per il verso giusto. Ora, però, serve assolutamente ritrovare il miglior de Vrij:
"Il primo comandamento in casa Inter è ritrovare il vero De Vrij. Conte non può prescindere da lui. Esempio di equilibrio difensivo e leader tecnico capace di prendere in mano la squadra, non solo per il lavoro in difesa", conclude la rosea.
(Fonte: gazzetta.it)
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