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Debiti Inter, tifosi gettati nella paura senza alcun motivo: la verità e il nodo Thohir

Erick Thohir e Zhang Jindong

Un articolo de Il Sole 24 Ore, dai toni apocalittici, ha gettato i tifosi nerazzurri nella preoccupazione. Calcio e Finanza spiega la situazione

Redazione1908

«A leggere il bilancio dell’Inter viene da chiedersi come possa il club nerazzurro essere ammesso al campionato di serie A». Un articolo di oggi de Il Sole 24 Ore iniziava con questa premessa apocalittica. Il pezzo, in cui venivano elencati i debiti dell'Inter, ha destato grande preoccupazione tra i tifosi. Una preoccupazione alimentata dai toni catastrofistici dell'articolo in questione.

IL PATRIMONIO NETTO «Il patrimonio netto consolidato è negativo per 83,41 milioni al 30 giugno 2017. C’è un peggioramento di quasi 29 milioni rispetto al 30 giugno 2016", scrive Il Sole 24 Ore. 

Calcio e Finanza specifica: "Per capire se l’Inter avrebbe dovuto procedere obbligatoriamente ad un aumento di capitale per riportare il capitale sopra il limite previsto dalla legge bisogna dunque fare riferimento al bilancio civilistico del club.

Al 30 giugno 2017 la capogruppo FC Internazionale Milano SpA aveva un patrimonio netto positivo di 46,13 milioni, in diminuzione rispetto ai 128,68 milioni del 30 giugno 2016 in virtù della perdita civilistica di 82,55 milioni.

Il patrimonio netto della capogruppo al 30 giugno 2017 era dunque positivo. Non c’era dunque alcun obbligo di ricapitalizzare la società come previsto dall’articolo 2447 del Codice Civile".

DEBITI INTER: LA VERITA' - Il motivo per cui Suning non ha ricapitalizzato l'Inter, limitandosi a prestare soldi alla società, è da ricercarsi nel rapporto con il presidente Erick Thohir, il cui voto è fondamentale per gli aumenti di capitale. Un voto, però, come spiega giustamente Calcio e Finanza, "che Thohir non ha nessuna intenzione di dare perché in caso di aumento di capitale sarebbe costretto a mettere mano al portafoglio per la propria quota di competenza pari al 31,05% o in alternativa a vedersi diluito, perdendo così la possibilità di cedere la propria partecipazione a Suning a un valore consistente"

Così Suning è "costretta" a prestare soldi all'Inter e "dei 637,5 milioni di debiti complessivi che il gruppo Inter aveva al 30 giugno 2017, ben 221 milioni (oltre un terzo dunque) erano “debiti verso soci per finanziamenti”.

"I debiti finanziari verso terzi ammontavano a 208 milioni. Si trattava del debito residuo verso Goldman Sachs che è stato recentemente rifinanziato attraverso l’emissione del bond da 300 milioni.

I debiti verso società di calcio ammontavano a 112,5 milioni a fronte di crediti per 93,84 milioni (il debito detto era dunque di 18,66 milioni). I debiti verso i fornitori ammontavano a 64,52 milioni a fronte di crediti verso clienti per 50,97 milioni (i debiti commerciali netti erano pertanto 13,55 milioni)", si legge ancora su Calcio e Finanza.

CONCLUSIONE - Se Suning decidesse, quindi, di convertire in capitale i finanziamenti fatti all'Inter, ecco che il patrimonio netto sarebbe ampiamente positivo. Ma per fare questo, serve l'uscita dal club di Erick Thohir, che non ha alcuna intenzione di approvare nuovi aumenti di capitale.

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