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La sconfitta casalinga contro il Parma ha evidenziato ancora una volta i problemi palesati dall'Inter in questo inizio di stagione: la squadra di Luciano Spalletti appare impaurita, incapace di reagire alle prime avversità, poco cattiva e poco lucida sotto porta. Un gruppo intimorito, in confusione anche dal punto di vista tattico e della gestione del gioco. Problemi sottolineati da La Gazzetta dello Sport: "L'Inter ha un problema mentale, non di condizione fisica. Spalletti non ha trovato la ricetta per evitare che la squadra si smarrisca al primo episodio contrario della partita: è avvenuto con Sassuolo, Torino e ieri con il Parma, tre gare su quattro sono abbastanza per individuare una tendenza. Punto numero due: l'Inter sta cambiando pelle tatticamente. Il possesso palla portato all'estremo, però, si trasforma in un vantaggio solo se a un certo punto c'è chi si prende la responsabilità della giocata, altrimenti tutto diventa fine a se stesso. E nell'Inter questo avviene raramente, nella migliore delle ipotesi. Terza accusa, forse la più importante: la squadra non sta reggendo alla pressione di esser partita con grandi aspettative. La prova è nelle molte occasioni fallite, segno di scarsa lucidità. E la «cattiveria» sotto porta, raccontano gli uomini di campo, si allena. Sta a Spalletti gestire la cosa tecnicamente e psicologicamente, magari ricordando quel motto «uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli» che è da sempre il suo manifesto".
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