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Delio Rossi: “Essere accostato all’Inter è motivo di orgoglio, andrei a piedi”

Francesco Parrone

Dopo il rifiuto di Bielsa, in casa Inter è scattato il toto allenatore, il sogno di Moratti è Villas Boas del Porto ma strapparlo ai lusitani sarà complicato a causa della clausola rescissoria molto alta. Da 24 ore è spuntato un nome...

Dopo il rifiuto di Bielsa, in casa Inter è scattato il toto allenatore, il sogno di Moratti è Villas Boas del Porto ma strapparlo ai lusitani sarà complicato a causa della clausola rescissoria molto alta. Da 24 ore è spuntato un nome inconsueto per gli ambienti interisti, Delio Rossi che quest'anno ha ben fatto sulla panchina dei rosanero del presidente Zamparini. Il romagnolo avvicinato da ilsussidiario.net ha così commentato queste voci: "Io all’Inter? A Milano ci andrei anche a piedi. L'ho letto anche oggi sui giornali, l'accostamento mi fa molto piacere, anche se al momento nessuno da Corso Vittorio Emanuele mi ha contattato per farmi questo tipo di proposta" . La pretendente a Rossi però non è solo l'Inter, sulle tracce del tecnico riminese sembrerebbe esserci anche il Genoa: "Nessuno mi ha contattato in queste settimane dal Genoa per propormi l’ipotesi di allenare i rossoblu". Tuttavia Rossi potrebbe rimanere fermo ai box per un anno: "C'è anche questa possibilità - ammette- aspetto la chiamata giusta ma se non arriva, starò fermo".

Poco dopo lo stesso Rossi ritorna sull'argomento a Radio Crc nella trasmissione Si gonfia la rete: "Voler rimanere fermo è una mia scelta, non mi manca la squadra da allenare. Devo trovare la chiamata giusta dove posso essere colui che porta avanti il progetto della società. Mi fa piacere sapere che il Napoli aveva pensato a me. Questo significa che il mio lavoro viene apprezzato. Se non scatta quella scintilla non alleno. Io allenatore dell’Inter? Questa domanda la si dovrebbe fare al presidente. Già il fatto di essere accostato ad una squadra importante come l’Inter è un motivo d’orgoglio. Se mi chiamasse non direi certamente di no".