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Dentro la crisi dell’Inter. Thohir lontano, Moratti assente. E ieri Mazzarri…

Riccardo Fusato

Non essendoci più il solito appuntamento sotto la Saras con Moratti per commentare la gara della domenica, ecco che a parlare, dopo la sconfitta di Roma ci ha pensato direttamente Thohir, da Giacarta. Il suo ritorno in Italia è previsto per...

Non essendoci più il solito appuntamento sotto la Saras con Moratti per commentare la gara della domenica, ecco che a parlare, dopo la sconfitta di Roma ci ha pensato direttamente Thohir, da Giacarta.

Il suo ritorno in Italia è previsto per fine gennaio, ma il tycoon ha voluto comunque, con un messaggio sul sito ufficiale, dare un segnale e cioè cercare di dare il senso di una vicinanza ideologica e, per usare una sua espressione, progettuale, visto che quella fisica è, e sarà, ridotta per ovvi motivi logistici. Dall’altra parte poi c’è un ex presidente Moratti, che pur stando in stretto contatto con la squadra e l’area tecnica preferisce stare in disparte come ribadito la settimana scorsa dal figlio Angelomario. Il succo della questione è comunque molto indigesto; la squadra nel suo insieme sta subendo in maniera più traumatica del previsto il passaggio di proprietà anche se questo non è certamente un alibi per la scialba partita dell’Olimpico.

Le parole di Thohir sono state chiare e semplici: il progetto va avanti e l’analisi tecnica spetta al tecnico. Tecnico, che ieri, secondo la Gazzetta dello Sport, ha parlato alla squadra e più che un’analisi tecnica si è limitato a lavorare sull’aspetto psicologico. Già dopo la gara di lunedì  il tecnico era stato piuttosto duro con la squadra, a cui ha poi ribadito la sua insoddisfazione per la poca intensità con cui è stata affrontata la Lazioo. Un risultato deludente a fronte della fiducia concessa con un ritorno al lavoro posticipato rispetto a quello di quasi tutte le altre squadre. E’ solo uno dei limiti, non ancora cancellati, riemerso lunedì sera: le certezze sull’approccio appaiono e scompaiono da una partita all’altra. Oltre a ciò ci sono altri due aspetti da analizzare: il gioco e la classifica. L’Inter è sesta a otto punti dalla Champions ed è molto discontinua nei risultati, prova ne sia il fatto che ha vinto una sola gara nelle ultime sei. Poi esiste sicuramente il problema dei singoli. Giocatori come Kovacic, Icardi e Belfodil, i giocatori per i quali sono stati fatti gli investimenti più sostanziosi.