00:29 min

copertina

Derby, la grande occasione per l’Inter: in tre hanno un motivo in più per sentire questa gara

Gianni Pampinella Redattore 
A due giorni dall'attesissimo derby, in casa Inter tre giocatori hanno una motivazione in più per la gara di lunedì

Due giorni. Si avvicina l'attesissimo derby che questa volta avrà un significato maggiore, soprattutto per l'Inter. In caso di vittoria i nerazzurri vincerebbero lo scudetto, un'opportunità più unica che rara. "Nel gruppo di Simone Inzaghi però ci sono tre giocatori che hanno un motivo in più per sentire questa partita: Barella, Calhanoglu e Dimarco", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"Oltre al Cagliari, dove ha lasciato le radici, il centrocampista azzurro sin da bambino ha sempre tifato Inter e quindi il derby lo accende come una pira. Al Milan tra l’altro non è mai riuscito a segnare da quando è sbarcato a Milano, nel 2019. Dopo avere griffato l’incrocio scudetto del 2021 contro la Juve, Nicolò ci terrebbe molto a lasciare il segno sulla supersfida di lunedì. Che si sia tenuto il jolly per la notte più importante? Sarebbe il degno coronamento di una stagione in cui l’azzurro ha segnato meno del solito, ma ha comunque garantito il solito contributo mostruoso in interdizione e spinta. Lui il cuore ce lo mette sempre e resta un simbolo".

 

Poi c'è Calhanoglu: "Appena passato all’Inter ha dovuto bere l’amaro calice dello scudetto ai cugini, ma Calha ha risposto con il lavoro e i fatti. La sua crescita è stata esponenziale, prima da mezz’ala al fianco di Brozovic e poi da regista a 5 stelle. Ora cerca la vendetta perfetta, anche per superare il record di reti in un campionato. Dopo la vittoria di Udine, Hakan aveva fatto il pompiere, ma il vulcano è in eruzione".

"L’ultrà Dimarco è un caso a parte. Appena nato infatti è caduto nel pentolone dell’interismo. Un ultrà prestato al calcio che vive ogni attimo della partita (anche dalla panchina) col cuore in gola. Una bella storia di appartenenza e resilienza, perché “Dimash” ha fatto una lunga gavetta e, ironia della sorte, una volta tornato alla base nella stagione dello scudetto con Conte, che però lo vedeva poco, era rimasto ai margini fino al prestito in gennaio al Verona. L’unico tricolore resta quello del 2015, con la Primavera. Questo avrebbe un sapore leggermente diverso...".


(Gazzetta dello Sport)


Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.