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Mattia Destro ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello sport, per parlare del suo futuro e della possibilità di giocare con la Nazionale all'Europeo di giugno.
Per Lei è stato un anno fantastico?
«Non mi aspettavo un anno così, è stata una stagione stupenda per tutta la squadra, si è creato un gruppo speciale»
Ha 21 anni e questo è stato l'anno della sua consacrazione?
«Non posso dire di aver capito il momento in cui è arrivata. Non lo avverti subito. Poi domenica dopo domenica ti accorgi che va sempre meglio, che segni con continuità. All’inizio non era così: facevo un gol, poi passavano quattro o cinque giornate prima di realizzarne un altro. Negli ultimi mesi, invece, quando ci giocavamo la salvezza, non ho più smesso».
A cosa è dovuta questa crescita?
«Al fatto di avere la fiducia di tutti: della società, dell’allenatore, dei compagni. Quando un giovane la ottiene, lavora meglio. E quanto fai in settimana te lo ritrovi in partita».
Intanto quanti "vaffa" ha preso da Sannino?
«Tanti. Ma sono stati utili. Mi hanno fatto crescere, non mi hanno fatto mai mollare. Con Sannino sono molto migliorato».
Adesso dice a tutti che lei è da grande squadra...
"Lo ringrazio, però io penso solo a migliorarmi, a crescere"
Intanto però cominciano le voci...
"Io tengo i piedi per terra.Me l’ha insegnato mio padre: dare sempre il massimo e non sentirsi mai appagato. E l’ho imparato anche nel settore giovanile dell’Inter, dove capisci che devi lavorare senza mai abbassare la guardia».
E siamo all'Inter.Con loro ha già vinto un Viareggio, ma non hai mai giocato in serie A
"Grandissima squadra, l’Inter. Se tornassi, non sarebbe per senso di rivalsa. Ma non ho preferenze e giuro che non penso a dove giocherò l’anno prossimo. Vorrei piuttosto finire bene questo strepitoso anno"
Infatti adesso c'è la Nazionale
L'azzurro e l'Europeo sono un sogno
Si potrebbe realizzare. Il suo nome è molto gettonato
«Finché non arrivano e sono concreti rimangono sogni. E adesso voglio lavorare per conquistarmi la fiducia di Prandelli».
La sua convocazione sarebbe un segnale importante per tutti i giovani
Ma dipende da come e quanto i giovani si mettono a disposizione, sta a lui dimostrare le sue qualità. Io quest’anno mi sono messo al servizio della squadra, cercando di aiutare il gruppo. Anzi, credo sia questa ora la mia migliore qualità. E gli spazi sono arrivati".
E' vero che da piccolo era tifoso della Juventus?
"È vero, lo ammetto.Ma sono cose che poi con il tempo perdi. Per esempio, sono cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e sono legato anche ai nerazzurri"
L'Inter salta sempre fuori, Ma se dovesse andare in una big e le chiedessero un taglio di capelli normale?
Ah no, i capelli restano così. Con Giuseppe, il mio parrucchiere di Siena, li abbiamo studati insieme. Mi è piaciuto e mi ha pure portato fortuna. Quindi non si toccano».
Infine una curiosità; 12 gol, otto di detrso e 4 di testa. E il sinistro?
Non mi chiamo Destro per caso
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