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Tutto dipende da Coutinho. Il suo sbarco a Barcellona è infatti strettamente legato all’addio di Deulofeu. L’Inter aspetta (e spera) di non rimanere con il cerino in mano. Secondo TuttoSportè lo spagnolo il preferito di Spalletti perché il suo arrivo può mettere pepe a Perisic ma può - previo l’accentramento di Candreva come trequartista - anche ridisegnare il trio alle spalle di Mauro Icardi. Deulofeu, per caratteristiche, è quanto più ricorda Salah: cambio di passo fulminante, dribbling e capacità di trovare la giocata in velocità, ovvero quanto manca a questa Inter. Il ragazzo arriverebbe a Milano - dove un campionato fa in rossonero ha fatto meraviglie - con motivazioni extra date dalla voglia di conquistare il Mondiale: proprio per questo motivo non è attratto dall’opzione Napoli, dove andrebbe a infilarsi in un tunnel, essendoci tra i fedelissimi di Sarri proprio Callejon con cui si giocherà il posto nella Roja. C’è l’opzione Siviglia (Montella è un suo grande estimatore), ma l’Inter si è mossa in anticipo sulla concorrenza e il pressing del ds Ausilio ha fatto presa sul giocatore. Il Barcellona - al momento - ha detto no all’ipotesi prestito: fa parte del gioco delle parti. L’Inter sa che sarà una trattativa lunga e che alle sue condizioni si può sperare di spuntarla soltanto nell’ultima settimana di mercato. A meno che l’approdo di Coutinho al Camp Nou (affare che garantirebbe un gruzzoletto pure ai nerazzurri come premio di valorizzazione) non acceleri le pratiche legate all’addio di un giocatore che comunque non rientra più nei piani di Valverde.
Tra l’altro, l’arrivo di Deulofeu lascerebbe libero lo slot per Ramires: lo Jiangsu sta rifacendo il parco stranieri (Roger Martinez andrà al Villarreal) e il brasiliano preme per sbarcare in Italia considerato che ha già detto di non voler rimanere a Nanchino per ragioni famigliari. In picchiata sono invece le quotazioni di Mkhitaryan perché Mourinho - come ampiamente preventivato dopo il niet di Suninga Perisic in estate - è disposto a lasciare partire l’armeno soltanto a titolo definitivo e perché (fatto decisamente più importante) pure l’interessato non intende lasciare lo United per andare in prestito.
Sempre più defilata è invece la candidatura di Javier Pastore, non per quanto dichiarato da Unai Emery, ma perché l’argentino - per caratteristiche - non è quanto cerca Spalletti per rinforzare l’ Inter. Un capitolo a sé stante merita Matteo Politano che una settimana fa è stato proposto all’ Inter: il tam tam si sta amplificando giorno dopo giorno ma, contestualmente, piovono reiterate smentite dal club nerazzurro. Il giocatore - al momento - non scalda chi governa l’area tecnica.
La pista non va però del tutto abbandonata ma può ritenersi congelata in attesa degli eventi. Perché il mercato a gennaio è fatto di occasioni e non è detto che la candidatura di Politano non possa diventare autorevole prima del gong nel caso si fossero defilati tutti i big. Ma questo è uno scenario che all’Inter nessuno si augura. Anche perché difficilmente l’Inter comprerà tanto per farlo, come più volte spiegato da Ausilio. Il quale - una volta archiviata la trasferta a Firenze - continuerà a lavorare con l’Atalanta per Bastoni, con l’obiettivo di assicurarlo a Spalletti già domenica 14, alla ripresa dei lavori dopo le vacanze.
(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 5/1/18)
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