Ieri sera la squadra di Inzaghi ha travolto l'Udinese e chiuso la pratica dopo otto minuti
In un San Siro sold out, come spesso succede, una marea nerazzurra ha travolto l'Udinese. In otto minuti l'Inter ha chiuso la pratica con i friulani e nella ripresa ha amministrato con lo sguardo rivolto alla gara di Champions League contro la Real Sociedad.
"Un anno fa, con lo stesso numero di partite, l’Inter inseguiva il Napoli a 11 lunghezze, con 5 sconfitte già sul groppone e 8 punti in meno. Questo è un altro mondo, fortemente voluto dal tecnico e dalla società. E fotografato dal record di Sommer che nelle sue prime 15 partite in serie A per 10 volte non prende gol".
"Anche dalla migliore differenza della storia nerazzurra a questo punto del torneo (+30), ingrossata dal torrenziale finale di primo tempo contro l’Udinese. Tre gol in 7’ danno la misura dell’energia debordante di una squadra che dà continui segnali di crescita ed è attesa da un altro bivio. Martedì a San Siro c’è il faccia a faccia con la Real Sociedad e l’Inter deve vincere per conquistare il primo posto nel girone. Anche se all’orizzonte c’è un’altra trasferta complicata domenica sera sul campo della Lazio, Inzaghi potrebbe anche fare una deroga e limitare il turnover in Champions".
"La realtà però è che proprio la gestione extralarge del tecnico ha reso sempre più omogenea la forma del suo gruppo. Così al suo debutto da titolare in A anche il tedesco Bisseck pare sempre più inserito nel gioco nerazzurro, al quale dà una bella scossa anche il rientro di Bastoni, in una serata a trazione anteriore contro la peggiore Udinese dell’era dei tre punti, a livello di classifica".