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Dopo aver superato anche l'ostacolo Bologna, l'Inter si appresta ad affrontare l'Atletico Madrid nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Una sfida che si preannuncia caldissima, contro un avversario di livello e che non ha più nulla da perdere, in un ambiente storicamente infuocato. Per uscire indenni e passare il turno ai nerazzurri servirà la miglior difesa, che anche ieri ha lanciato segnali decisamente confortanti, come sottolinea La Gazzetta dello Sport: "Qualche settimana fa, dopo l'ennesimo gol costruito dai suoi difensori, a Inzaghi chiesero se lo stuzzicasse l'idea della sfida più estrema, il cross di un centrale per il gol di un altro centrale. Simone sorrise, magari sotto sotto stava già accarezzando la cosa. Eccolo qui, il 9 marzo, compleanno dell'Inter e manifesto programmatico del calcio nerazzurro: sinistro al bacio di Bastoni e inserimento perfetto di Bisseck".
"Diciottesimo clean sheet in campionato, contro la quarta forza del torneo: l'Inter è pronta per resistere all'urto della squadra di Simeone, che avrà pure perso ieri a Cadice ma nessuno tra i nerazzurri si illude che possa essere una passeggiata, la sfida di mercoledì. Perché l'Inter ruba l'occhio per il gioco, per la sua capacità di segnare, certo. Ma sa occupare gli spazi in campo come nessun'altra formazione in Italia e sa anche soffrire e alzare il muro quando c'è bisogno, come nel secondo di tempo di ieri. È qui che servono anche le prestazioni individuali. Bisseck è l'esempio perfetto di un meccanismo difensivo che funziona alla perfezione, ma pure di un giocatore che ha fisico e qualità per essere il titolare di domani e molto più di una riserva adesso".
"Bologna è stata pure l'ennesima conferma per Bastoni ed è bene lasciar perdere l'assist, in questo ragionamento. Il numero 95 si è esaltato anche dentro un secondo tempo in cui dall'altra parte del campo è andato praticamente mai. In proiezione Madrid c'è solo da sorridere: la condizione fisica è top, il livello di maturità anche nella gestione dei momenti difficili, con l'esperienza nel saper rallentare i ritmi della partita, è ormai un dato di fatto. E poi, Acerbi: una gara intera non la giocava da un mese e mezzo, il rodaggio è completato. E che rodaggio: Zirkzee è finito nella collezione di centravanti anestetizzati, la maglia per Madrid a questo punto è prenotata. Il centrale sta bene, benissimo: a un certo punto si è ritrovato centravanti in proiezione offensiva, negli anticipi si è esaltato, ha ripreso il comando del reparto, come non fosse mai uscito. E infine Sommer. Perché la vittoria è anche sua, è passata anche dalle sue mani, sicurezza quando sembra poter piovere da un momento all'altro".
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