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Protagonista nel ritiro estivo.
Arrivato in punta di piedi giorno dopo giorno sta scalando la hit nel cuore dei sostenitori nerazzurri con la stessa facilità con la quale scala ogni volta che viene chiamato in causa la fascia di competenza. Josè Rodolfo Pires Riberie, per tutti Dodò, ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
DESTINO - "Tre anni fa si giocava Internacional-Bahia, situazione di gioco, mi salta il crociato. quel giorno in tribuna era presente Piero Ausilio, in tribuna, accanto a Juan Jesus. Lui poi volò a Milano insieme all'attuale direttore sportivo nerazzurro, ma l'Inter mi seguiva. Un matrimonio annunciato da tempo"
NEYMAR - "Quando giocavo nell'under 17 disputammo un girone di qualificazione pessimo e non ci qualificammo per la fase a gironi del mondiale in Nigeria. In quella squadra c'erano Casemiro, Fernando, Coutinho e...Neymar"
ROMA - "Sono andato via perchè evidentemente sono state fatte delle scelte, se Garcia non avesse creduto in me non avrei giocato così tanto in giallorosso"
SPORTIVO NATO - "Sono sempre stato portato per lo sport, ho giocato a pallacanestro e inizialmente a calcio ero trequartista poi, a 15 anni, sono stato dirottato sulla fascia. Mazzarri? Mi sta insegnando ad entrare in area, cosa che non facevo prima. Ho 22 anni, cerco di imparare il più possibile"
OBIETTIVI - "Non parliamo di scudetto, ora dobbiamo preparare al meglio il debutto in serie A e poi la gara di ritorno con lo Stjarnan"
SE FOSSE - "Se non avessi fatto il calciatore mi sarebbe piaciuto fare il medico, ma poi avevo troppa impressione del sangue. In alternativa mi sarebbe piaciuto fare il biologo marino"
AMBIZIONI - "Portare il più in alto possibile l'Inter e guadagnarmi la Selecao. Questi i miei sogni"
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