Dopo lo stage, Lautaro Martinez è ora un giocatore dell'Inter a tutti gli effetti. L'attaccante dell'Inter è arrivato, ha aspettato il suo momento e si è guadagnato sul campo il ruolo da titolare nella squadra di Spalletti. Il tecnico ha scelto lui come uomo per la volata Champions.
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Dopo lo stage, Lautaro è l’uomo Champions dell’Inter. Piano nerazzurro per blindare il Toro
L'attaccante argentino è diventato il titolare dell'Inter
"Il Toro è riuscito dove altri giovani attaccanti (vedi Gabigol) avevano fallito e il suo presente interista è il miglior biglietto da visita per il suo futuro. Che ad Appiano sarà da giocatore di primo piano. Nell’agenda della dirigenza nerazzurra non è ancora previsto un tavolo per il rinnovo del contratto del numero 10, ma non è un mistero che blindare Lautaro alla voce «stipendio» sia più di un’opzione. Pagato 22 milioni di euro (più 3 di bonus), l’ex attaccante del Racing di Avellaneda ha firmato un contratto di 5 anni, sino al 2023, con ingaggio di 1,5 milioni a stagione e clausola rescissoria da 111 milioni, uno in più di Icardi. Un bello stipendio, certo, che però lo mette in ultima fila tra gli uomini d’attacco nerazzurro considerando le buste paga, che vanno dai 4,5 milioni più bonus di Maurito al milione e seicentomila euro guadagnato da Politano, passando per i 3 milioni di Candreva e Keita", si legge su La Gazzetta dello Sport.
"Ecco perché allungare il contratto, ritoccare verso l’alto l’ingaggio e modificare (o addirittura togliere) la clausola sarà una mossa che l’Inter presto o tardi farà. Magari mettendo le basi del nuovo accordo già a fine campionato, con la Champions League in tasca. D’altronde in questi ultimi mesi, soprattutto dopo lo scoppio dell’affaire Icardi, Lautaro ha dimostrato di avere i colpi e la testa per reggere il peso di una maglia come quella dell’Inter. Ha preso qualche schiaffone da matricola, ha dovuto ingoiare qualche delusione, ma alla fine ha avuto il suo momento e non ha tremato. Oggi il titolare dell’attacco è lui e la scelta di Luciano Spalletti sabato scorso, con il Toro preferito a Icardi dall’inizio contro la Roma, ha messo il bollo sul sorpasso nei confronti dell’amico Maurito. E al secondo big match da titolare di fila dopo il derby, Lautaro non ha deluso. Stesso carattere di sempre, stesso grande movimento di sempre, l’argentino poteva indirizzare la partita ma prima Mirante e il palo gli hanno negato un nuovo gol e poi un tiro-show al volo è finito alto. Sabato contro la Juve, nel nuovo match point Champions, toccherà di nuovo a lui: all’andata, in uno dei momenti più difficili di questa stagione, il Toro giocò appena 13 minuti accanto a Icardi per tentare l’assalto finale a Szczesny. Stavolta, invece, i ruoli con Icardi saranno completamente invertiti, anche se la sensazione è che nelle ultime 5 partite si potrà vedere più spesso del solito la staffetta con Mauro o i due in campo insieme. Cinque partite nelle quali l’Inter dovrà riprendersi la Champions League e Lautaro guadagnarsi definitivamente la maglia dell’Argentina. Un’estate fa la mancata convocazione al Mondiale in Russia fu una delusione gigantesca per l’attaccante di Bahia Blanca, adesso l’obiettivo è la Coppa America, al via il 14 luglio in Brasile, e le sue quotazioni sembrano molto, molto buone, diversamente da quelle di Icardi", spiega la rosea.
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