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Dragovic: “Top club? Mentirei se dicessi che non mi ronzano in testa. Ma finché…”

Dario Di Noi

Aleksandar Dragovic, giovane obiettivo (classe ’91) per la difesa nerazzurra che verrà, negli scorsi giorni ha concesso una lunga intervista a diepresse.com. Qui ha parlato di sè, delle sue passioni e, soprattutto, del suo futuro. Ecco le...

Aleksandar Dragovic, giovane obiettivo (classe '91) per la difesa nerazzurra che verrà, negli scorsi giorni ha concesso una lunga intervista a diepresse.com. Qui ha parlato di sè, delle sue passioni e, soprattutto, del suo futuro.

Ecco le sue parole: "Progressi con la Dinamo Kiev? Per essere onesti non non sono realmente cresciuto al mio primo anno in Ucraina. Non abbiamo giocato bene come squadra, e la situazione politica tesa non ha reso la situazione più facile. In questa stagione le cose stanno funzionando molto meglio per me e per la Dinamo. Sono cresciuto come difensore e gioco tranquillo, senza compromessi. Ora ho bisogno di essere più prolifico, lavorando ogni giorno in allenamento. Ma Roma non è stata costruita in un giorno, sono cose che richiedono tempo. Spesso pensiamo che la palla non venga da noi, ma questo succede se ti muovi male”

Il suo contratto con la Dinamo Kiev scade nel 2018, ma le voci su un suo possibile trasferimento in un campionato di livello superiore non si placano. E lui le commenta così: “Mentirei se dicessi che qualcosa non mi ronza in testa. Una cosa del genere non può mantenermi calmo e freddo. Ma fino a quando non ci sarà un’offerta concreta sul tavolo, non ho bisogno di affrontare il tema in modo più dettagliato. Se ho mai guardato che contratti hanno i difensori dell’Arsenal e del Man United? Non ancora, ma potrei anche in futuro (ride). No, sul serio, conosco le persone che giocano nelle difese dei top club, in cui la situazione concorrenza sarebbe simile. Ma prima di studiare intensamente il mercato dei trasferimenti, preferisco ancora comprare dei nuovi profumi (la sua grande passione, ndr). Un club in cui mi vedrei in base alle sue qualità? Oserei dire che potrei essere in ogni squadra e allo stesso tempo avere un sacco di spazio per migliorare. E questo mi dà coraggio”