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Domani il Manchester United, poi la Juve e il Psg. L'Inter si prepara per le prime grandi sfide e, nonostante contino poco, il tecnico Conte non vuole assolutamente sfigurare nei primi test importanti. Per questo non è tranquillo, l'attacco dell'Inter ancora non è completo e Conte deve affidarsi ai giovani...
"Antonio il motivatore ha già lasciato il segno ma all’Inter di Conte serve ancora qualche giro per svoltare davvero. Dietro le tre super-sfide, e soprattutto dietro il derby contro Sarri a casa Suning, ci sono tante insidie. E Conte si ritrova spuntato, a mani nude. Lo stallo sugli attaccanti affolla da giorni i pensieri del tecnico, in pressing sulla società per avere a disposizione al più presto i nomi di cui si parla da tempo, ovvero Lukaku e Dzeko. Il discorso «esuberi», invece, sta complicando non poco il lavoro di Beppe Marotta e Piero Ausilio, con Icardi (soprattutto) ma anche Nainggolan che fanno da tappo alle operazioni più ricche. Un fronte è collegato con l’altro, e con le amichevoli asiatiche alle porte tutto corre molto più velocemente. Per ora la dirigenza ha fatto un ottimo lavoro mettendo a disposizione del nuovo allenatore Sensi, Lazaro e Barella, ma gli imprevisti per arrivare a Dzeko e Lukaku (che domani potrebbe trovare Conte da avversario), entrambi d’accordo con l’Inter e priorità del mercato ora dietro le quinte, non possono non creare ad Antonio una certa apprensione", spiega La Gazzetta dello Sport.
CASA SUNING - "Lautaro è ancora in vacanza post Coppa America e Icardi è fuori dal progetto ed è rimasto in Italia ad allenarsi da solo. L’Inter è in Asia con un plotone di attaccanti con esperienza ai minimi termini. Longo, Colidio, Esposito, Vergani e l’ultimo arrivato Puscas sono i nomi dai quali l’allenatore dovrà pescare per le sfide contro tre difese top. Per carità, l’estate nerazzurra è appena cominciata, però avere già i due top player d’attacco espressamente richiesti dal tecnico per dare un nuovo spessore all’Inter avrebbe cambiato le carte in tavola. Anche perché le tre partite di alto livello in una settimana, da giocare con una squadra ancora incompleta, oltre che sfortunata perché ha perso per infortunio anche Politano e Lazaro, possono trasformarsi in un vero boomerang se non dovessero andare bene. Il fatto che si vada in Cina, nella città di Suning, e che con tutta probabilità mercoledì a Nanchino per la supersfida contro la Juve ci sarà in tribuna anche il patron Zhang Jindong, fa alzare l’asticella a Conte. Che è un eccelso motivatore, sta plasmando la squadra secondo le sue regole e non vuole perdere tempo prezioso. Niente di nuovo, insomma: il tecnico leccese è sempre stato così. Nella sua testa da vincente, però, c’è anche la voglia di far sorridere subito Mister Suning, che gli ha affidato le chiavi dell’Inter per ritornare sul tetto del mondo", aggiunge il quotidiano.
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