Partito Lukaku, l'Inter ha deciso di affidarsi a Edin Dzeko. Il bosniaco ha lasciato Roma e ha intrapreso una nuova avventura in Serie A con la maglia nerazzurra sotto la guida di Inzaghi. E questa prima parte di stagione sta dando ragione alla scelta dell'Inter. Il bosniaco ha messo la firma in tutti i momenti decisivi per i nerazzurri.
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Dzeko già leader dell’Inter. “Davanti comanda Edin” e per ora è meglio di Lukaku
L'attaccante dell'Inter ha iniziato al meglio la stagione con la maglia nerazzurra e guardando i numeri sta andando meglio del belga
"È lui l’autentica arma in più dei nerazzurri, buona un po’ per tutte le occasioni e a prescindere dalle variazioni di modulo. A dirlo sono prima di tutto i numeri, ben al di là dell’affetto che la tifoseria gli ha già dimostrato e del ruolo centrale che Inzaghi gli ha cucito addosso. Quella che era la principale preoccupazione di inizio stagione dopo la rinuncia a Lukaku si è invece rivelata una delle maggiori certezze di questa nuova Inter. Lì davanti comanda Edin, guadagnatosi ampiamente i gradi nelle prime undici presenze in nerazzurro", spiega Gazzetta.it.
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"Per il bosniaco già sette reti e due assist nelle prime undici presenze tra campionato e Champions. Un bottino corredato da nove presenze su 11 da titolare. A valorizzare ancor di più il rendimento di Dzeko, anche oltre i numeri già eloquenti, è il confronto con il primo Lukaku nerazzurro. Nelle sue prime undici uscite ufficiali con l’Inter, il belga ha infatti segnato meno (5 reti in tutto), peraltro senza servire alcun assist (contro i due di Dzeko). Il bosniaco ha forse superato le attese, incidendo direttamente in almeno due occasioni (contro Atalanta e Sassuolo) e interrompendo il lungo digiuno nerazzurro in Europa con la prima rete allo Sheriff.
Nello stesso arco di tempo, invece, Lukaku risultò decisivo solo in una circostanza, nel successo esterno a Cagliari alla seconda giornata di campionato, su rigore. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, il matrimonio tra Dzeko e l’Inter è destinato a dare tanti altri frutti, magari anche più dolci di quelli ai tempi del belga", aggiunge il portale sportivo.
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