In Brasile hanno una certa predisposizione a individuare talenti. Negli ultimi ne sono emersi alcuni che fanno sognare i tifosi brasiliani, sempre alla ricerca degli eredi di Pelé e Ronaldo. Gli ultimi talenti 'sfornati' dalla terra della capoeira e del Carnevale, sono nomi che nel panorama mondiale del calcio hanno già un certo peso, due su tutti: Neymar, Gabriel Jesus. Dopo una stagione a grandi livelli con la maglia del Bordeaux, a loro si aggiunge Malcom Filipe Silva de Oliveira, giocatore su cui ha messo gli occhi l'Inter. Conosciamo meglio questo brasiliano cresciuto nel Corinthians, club che ha saputo sfornare campioni, Rivelino tra tutti.
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Inter, ti presento Malcom. Alla scoperta del brasiliano che piace ai nerazzurri
Alla scoperta del talento brasiliano che piace tanto all'Inter
GLI INIZI - Nato a San Paolo il 26 febbraio 1997, come molti suoi connazionali che ce l'hanno fatta, cresce in una favela di Buraco Quente, nella zona est di San Paolo, viene notato fin da subito da Mano Menezes, quando era sulla panchina del Timão, che lo lancia nel calcio professionistico. Malcom è un talento innegabile che suscita rapidamente curiosità. Molti club europei, sempre affezionati ai giocatori sudamericani, si sono interessati a lui. Nel luglio 2015, il Braga ha offerto 8 milioni di euro al Corinthians. La Dynamo Kiev ne offre invece 12 milioni di euro per il brasiliano. Ma decide di rimanere in Brasile dove nel 2014 finisce nei guai. Appena diciottenne, è accusato di aver commesso due irregolarità per acquisire la sua patente di guida nazionale.
LO SBARCO IN EUROPA - Nel 2016 sbarca in Francia, al Bordeaux. I media francesi si accendono, e annunciano che sta arrivando il "nuovo Neymar". Ma Malcolm al momento è lontano dall'attaccante del PSG, e anche se il suo gioco scintillante e il suo talento attraggono innegabilmente, la sua capacità di diventare veramente un grande giocatore richiede ancora tempo e un club di grande livello per certificarlo.
CARATTERISTICHE TECNICHE - È il tipico brasiliano, a cui piace provare, dribblare, provocare, con un gioco spettacolare che delizia ogni amante dell'estetica. Mancino naturale ma abile anche con il destro, i suoi punti di forza sono una tecnica sopraffina (sforna assist a ripetizione, in questa stagione è stato l'unico giocatore della Ligue 1 2017/18 a creare almeno 80 occasioni per i compagni e a completare almeno 80 dribbling), ma soprattutto la velocità, letale in una squadra che fa del contropiede un punto di forza. Sicuramente la sua altezza, 171 cm, non lo aiuta nei colpi di testa, ma gli permette di avere quel guizzo che lo rende praticamente difficile da marcare nell'uno contro uno. Uno dei difetti del giocatore è sicuramente la continuità, caratteristica che accompagna spesso i giovani brasiliani.
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