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Emergenza Inter: stop Barella, Vidal quasi out. Conte nei guai: 3 opzioni, una è clamorosa

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Problemi a centrocampo per i nerazzurri in vista della sfida decisiva di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk

Alessandro De Felice

Nel primo vero e proprio momento decisivo della stagione, l'Inter riscopre l'emergenza. Antonio Conte deve fare i conti con due assenze pesanti a centrocampo: Vidal prima e Barella poi si sono fermati e rischiano di saltare la sfida di domani sera. "La salita era già ripida sulla carta, ora si sta trasformando in una scalata complicatissima" scrive La Gazzetta dello Sport. Il quotidiano sottolinea la possibilità di una clamorosa scelta da parte di Conte: "In caso di doppio forfait, Conte potrebbe vedersi costretto a ripescare clamorosamente Eriksen oppure ad accelerare il lancio dal primo minuto di Sensi".

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L'ultimo stop, in ordine temporale è stato quello di Nicolò Barella: "Nell’allenamento del pomeriggio il centrocampista ha poggiato male il piede, riportando una distorsione. Sulle prime, non sembrava nulla di particolarmente grave. Poi però, con il passare delle ore, l’ottimismo ha lasciato spazio alla preoccupazione, perché la caviglia si è via via gonfiata. A poche ore di distanza dal match con lo Shakhtar, la presenza del giocatore va automaticamente considerata a rischio. Oggi saranno effettuati nuovi controlli ad Appiano. È in ogni caso probabile che il giocatore salti la rifinitura in programma sempre oggi. Il dubbio sull’impiego presumibilmente resterà vivo fino a domani, fino all’immediata vigilia del match contro gli ucraini. È chiaro che l’Inter farà l’impossibile per rimettere in piedi il centrocampista, anche a costo di forzare la scelta".

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Come detto, a rischio c'è anche Arturo Vidal, che ieri non si è allenato ma ha passato la giornata a curare i flessori della coscia destra. "A Conte e allo staff medico l’ex Barcellona ha garantito di non avvertire dolore, ha assicurato di voler far di tutto per giocare. Ma è molto più fuori che dentro, per la gara di domani. Perché se è vero che siamo di fronte a una partita da dentro/fuori, vanno considerati anche i rischi di scendere in campo con un problema muscolare di quel genere. E già in passato – leggi caso Sanchez – l’Inter ha pagato un conto salato. Probabile, peraltro, che stamattina vengano effettuati altri esami di controllo alla coscia. L’allenamento è fissato al pomeriggio, ma Vidal quasi certamente non parteciperà: un suo recupero in extremis, al massimo, andrebbe considerato solo per la panchina".

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Per la sfida contro lo Shakhtar Donetsk, crocevia della stagione in Europa dei nerazzurri, le certezze a centrocampo sono rappresentate da Marcelo Brozovic e Roberto Gagliardini. In caso di forfait di Barella, sono tre le possibili scelte di Conte: "La prima sarebbe clamorosa: nel pieno delle polemiche, il lancio dal primo minuto di Eriksen, titolare nel match più decisivo proprio quando la sua storia con l’Inter è praticamente finita. Si tratta solo di trovare l’acquirente, ma la decisione è già presa. Possibile affidargli una maglia da titolare? Non che Conte abbia troppe scelte. L’unica altra di ruolo, oltre al danese, porta a Stefano Sensi, che però solo lo scorso fine settimana è stato definito dal tecnico «non pronto». C’è poi la terza via, la meno rischiosa dal punto di vista dell’affidabilità, ma pure quella più audace dal punto di vista tattico: Sanchez titolare da trequartista dietro Lukaku e Lautaro. Vorrebbe dire ripristinare il trequartista, sbilanciare la squadra e abbandonare le certezze ritrovate figlie del caro vecchio 3-5-2".

Il quotidiano conclude con una sensazione netta: le tre opzioni non convincono fino in fondo. Ecco perché Conte farà di tutto per recuperare Barella e affiancarlo a Brozovic e Gagliardini.

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