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EpicInter alla riscossa, terzo posto possibile: Mancini ha battuto Sarri grazie a…

È a tutti gli effetti una seconda primavera quella che sta vivendo l’Inter di Roberto Mancini, tornata lucida, cinica e spietata come nel girone d’andata. Sconfitta col Torino a parte (per altro condita abbondantemente da polemiche...

Daniele Vitiello

È a tutti gli effetti una seconda primavera quella che sta vivendo l'Inter di Roberto Mancini, tornata lucida, cinica e spietata come nel girone d'andata. Sconfitta col Torino a parte (per altro condita abbondantemente da polemiche arbitrali), i nerazzurri sono tornati a marciare ad un grande ritmo ed è più che lecito nutrire consistenti speranze legate al raggiungimento del terzo posto, ultimo valido per la qualificazione in Champions League della prossima stagione. Una vera prova di forza quella di ieri sera contro il Napoli di Sarri, a detta di molti la squadra a mostrare il più bel calcio in Italia, perito sotto i colpi della Beneamata, capace di inibirne le fonti di gioco e accentuarne limiti e lacune. Davvero una grande Inter, vincitrice con merito, al di là del fuorigioco che ha sbloccato il match.

ICARDI - 51 gol in 101 presenze con la stessa maglia non sono un caso, soprattutto all'Inter. La squadra nerazzurra è tornata a respirare aria buona da quando al centro dell'attacco il suo capitano è tornato fare il suo mestiere, riprendendo il cammino da killer di area di rigore percorso lo scorso anno. Numeri da campione, leader e trascinatore, capace a 23 anni di reggere quintali di pressioni che inevitabilmente si riflettono anche su di lui nei momenti di appannaggio. Cresce l'intesa con Jovetic, disposto a giocarsi fino in fondo le opportunità che rimangono da qui alla fine della stagione per meritarsi un futuro in nerazzurro, e preziosa risulta ai fini delle percussioni offensive dell'Inter l'intenso mole di movimenti senza palla che favoriscono gli inserimenti di Ivan Perisic.

EPIC - Nella notte di San Siro spicca la grandissima prestazione di Marcelo Brozovic, spostato abilmente da Mancini sull'esterno della mediana, vera chiave tattica dell'incontro. A differenza di quanto visto fino a questo punto della stagione, il croato è andato a ritagliarsi spazio nei pressi della linea laterale, abile ad impensierire Strinic in più di una circostanza, sia nell'uno contro uno che negli inserimenti senza palla, come in occasione del suo personale sigillo. EpicInter anche grazie alla Epicprestazione di Marcelo, spina nel fianco degli azzurri, incapaci di arginarlo.

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