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Le utime uscite stagionali dell'Inter hanno certificato il declassamento di Christian Eriksen: il centrocampista danese, arrivato a Milano a gennaio, ha scatenato gli entusiasmi dei tifosi nerazzurri, ma si è presto scontrato con le difficoltà di ambientamento. Così scrive il Corriere dello Sport:
"Adesso c'è pure un modulo convertito ancora a 3-5-2. Ovvero non certo l'habitat ideale del danese, che Conte aveva provato a inserire nell'Inter dell'ultimo segmento di campionato a colpi di 3-4-1-2. Si è tornati alle origini, con il trequartista depennato dalle idee iniziali anti-Getafe in questa scalata all'Europa League che l'Inter sta prendendo per il verso giusto".
PARADOSSO - "Gol in tutte le competizioni, ma di nuovo tagliato fuori. Il paradosso di Christian Eriksen funziona così. Utile a partita in corso, nulla più. [...] Eriksen, al pari soltanto di Lukaku, ha lasciato un'impronta in campionato, Coppa Italia, Europa League e Champions. Giocando, in questo caso, la fase a gironi con la maglia del Tottenham e segnando una rete alla Stella Rossa in novembre".
DECISIVO - "Come dimostra il gol realizzato dopo 65 secondi dall'ingresso in campo col Getafe, il tasso di decisività rimane alto per Eriksen. Che nel percorso di Europa League può già mettere a bilancio due gol e un assist in tre partite. Come a dire: il pedigree europeo non mente, vedi un Eriksen che si sobbarcava la qualificazione della Danimarca agli ultimi Mondiali con una tripletta nei play-off contro l'Irlanda".
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