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Getty Images
La quarta vittoria nelle ultime cinque gare non basta a rasserenare l'ambiente Inter. In casa nerazzurra continua a tenere banco la scelta del tecnico Antonio Conte di inserire ancora una volta Christian Eriksen a partita chiusa. È successo anche contro il Bologna, a San Siro, con l'ingresso del centrocampista danese al 91' e sul risultato di 3-1. "È sembrata l'ennesima puntata di una storia nata male, proseguita peggio e destinata a concludersi a gennaio" scrive Tuttosport. "E se Conte avesse inserito Eriksen al 91' per spostare l'attenzione sul suo 'caso' e togliere così pressione alla squadra in vista del delicatissimo impegno con lo Shakhtar?". L'ipotesi del quotidiano potrebbe spiegare la strategia dell'allenatore nerazzurro.
L'ex Tottenham, definito da Marotta un'occasione da cogliere, non è riuscito a incidere e lascerà Milano: ora va trovata una soluzione che possa accontentare tutti. Come rivela il quotidiano, rispetto alla scorsa estate qualcosa è cambiato: niente più diktat di Suning, che impose di non lasciar partire in prestito in big. Se non ci saranno club in grado di accontentare i nerazzurri con un'offerta da 30-35 milioni, Eriksen partirà in prestito per spostare il 'problema' all'estate.
Il sogno di Conte resta Kanté ma è più facile che debba 'accontentarsi' di De Paul: "Caratteristiche diverse, ovviamente, ma doti da mezzala di gamba e qualità che potrebbero fare comodo al tecnico nelle sue rotazioni". L'Udinese non farà sconti.
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