- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
Sarà Christian Eriksen l'uomo di alto livello che dovrà far svoltare l'Inter nella parte finale di stagione. Il danese ha avuto qualche problema di inserimento, ma la sua qualità non è in discussione, nemmeno nella testa di Antonio Conte. Il tecnico, come si legge su La Gazzetta dello Sport, ha infatti un piano per valorizzarlo: "Per l’esordio in nerazzurro, a Udine, il tecnico, complice l’emergenza, ha apparecchiato un 3-4-1-2 per consentire a Eriksen di abitare il monolocale da trequartista, senza brillare. E quando si è trovato a recitare da interno nel 3-5-2, con troppo campo da scalare, è andata anche peggio, così che la partita chiave con la Lazio l’ha iniziata in panchina. Lo ritroveremo riserva anche alla ripresa del campionato. Non per una bocciatura.Conte ha riportato l’aereo nell’hangar della Pinetina per lavorarci sopra e adeguarlo ai parametri del calcio italiano. Una parola su tutte: intensità. Eriksen potrà tornare a volare quando avrà nel motore l’intensità d’azione che richiede il nostro campionato (e ancora di più il calcio di Conte) e quando avrà le conoscenze per rendersi utile anche senza palla. La rieducazione durerà fino al prossimo campionato. Solo allora vedremo l’Eriksen di Conte. Se c’è uno specialista in queste operazioni è proprio Antonio.
Alla sua prima Juve, frenò l’inserimento di Vidal finché vigeva il 4-2-4, lo fece debuttare col 4-3-3 per poi farlo esplodere con il 3-5-2. Cucinò con calma anche il lancio di Pogba che poi preferì a Marchisio senza problemi. Farà lo stesso anche con Eriksen: pazienza e lavoro. Ma non vuol dire tenerlo chiuso nell’hangar. Per ora darà il cambio a Sensi e nei finali di partita metterà a disposizione la sua arte sulla trequarti e nei calci da fermo che può spendere anche in condizione precaria, come ha dimostrato col Ludogorets. In un contesto di stanchezza, afa e partite ravvicinate, la magia tecnica del danese può spaccare. Eriksen può essere il Dybala di Conte. In futuro sarà di più. Se avrà assorbito l’intensità che serve, immetterà qualità mel 3-5-2. Altrimenti Conte avrà il tempo per costruire attorno alla sua eccellenza tecnica un’Inter diversa, come fece con Pirlo che decollò quando si ritrovò spalleggiato dai due mediani nel 3-5-2. Per Eriksen potrebbe mettere a punto il 3-4-1-2, abbozzato in tutta fretta a Udine. Ma a quel punto sarebbe un trequartista dinamico e intenso, quasi alla Vidal. In un modo o nell’altro, comunque Conte ci conta", conclude la Rosea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA