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L'Inter vince l'andata dei sedicesimi di Europa League in casa del Ludogorets grazie alle reti di Eriksen e Lukaku. Primo tempo a bassa intensità, poi l'Inter alza il ritmo e il danese sale in cattedra.
"Serviva una notte così, per allontanare le ansie e per prendersi l’Inter. Un gol, una traversa in stile derby, un paio di intuizioni per i compagni uscite dai suoi piedi con il pilota automatico. Ladies and gentleman, ecco il Christian Eriksen che il mondo nerazzurro sognava di vedere. Certo il Ludogorets non è un avversario che sulla carta mette i brividi ma a Razgrad non tutto fila via liscio. Nel primo tempo l’Inter gioca a un ritmo molto basso e Christian trotterella nella mediana, con più passaggi da due metri a Borja Valero che altro.
Conte lo incita dopo il primo appoggio sbagliato, il numero 24 si merita l’applauso per uno stop a seguire dentro l’area che mette in crisi la difesa bulgara. Poi, la trasformazione. Con un secondo tempo da primo della classe: già, perché l’ex Tottenham prende i giri giusti e dopo altri 20 minuti di “riscaldamento” mette in mostra un bel po’ di pezzi della gioielleria della casa. Serve che Conte avanzi il giro d’azione del danese dietro le due punte perché la tanto attesa esplosione arrivi. E con un Lukaku in più nel motore anche Eriksen viaggia a una velocità molto più sostenuta, come dimostrato nell’azione-flipper del gol in cui Romelu gli dà l’assist", spiega La Gazzetta dello Sport.
"Meno di un anno fa Christian giocava e perdeva la finale di Champions contro il super Liverpool di Klopp. Ora la ripartenza con il nerazzurro addosso arriva su un palcoscenico meno nobile come l’Europa League ma per lui sempre molto fortunato. Nel 2011 in maglia Ajax Chris aveva segnato nel torneo la sua prima rete europea. Col Tottenham, nel 2013, il bis nel giorno dell’esordio in coppa con gli Spurs. Ora ecco il timbro alla prima euro-uscita interista, arrivato alla nona conclusione nelle porte avversarie. Dalla presentazione spettacolo alla Scala al gol dentro la Huvepharma Arena, nella porta a due passi dai 700 tifosi nerazzurri, sono passate tre settimane: Eriksen ha fatto un passo alla volta e ora si candida a essere sempre più determinante", si legge sul quotidiano.
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