E' tema di stretta attualità in casa Inter il futuro di Christian Eriksen. Nei giorni scorsi il Telegraph ha riportato una voce riguardante un improbabile addio del giocatore all'Inter a gennaio a causa di problemi fiscali legati ai benefici del Decreto Crescita. Ma quest'ipotesi non sussiste, come riporta Calcio e Finanza: "Come previsto dal Decreto le condizioni da rispettare sono: l’essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia; l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza; lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.
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Eriksen ceduto a gennaio? Inter, niente nodi fiscali: Calcio e Finanza spiega tutti i motivi
I dettagli sugli eventuali nodi fiscali legati alla cessione del danese
In caso di decadenza di una di queste condizioni, interverrebbe l’Agenzia delle Entrate con la richiesta del rimborso dello sgravio di cui il contribuente ha beneficiato. Perché, quindi, l’Inter non avrebbe problemi anche nel caso in cui cedesse Eriksen già a gennaio, dopo una sola stagione in Italia e quindi dovendo rimborsare la cifra relativa al regime fiscale agevolato?Perché nel bilancio al 30 giugno 2020 il club nerazzurro aveva previsto la possibilità, accantonando una cifra proprio per questo obiettivo. Sotto la voce “Fondo per rischi e oneri”, infatti l’Inter ha accantonato 11 milioni di euro, che «si riferiscono principalmente alle ritenute IRPEF non versate in seguito all’applicazione del regime fiscale per i lavoratori cosiddetti “impatriati”», si legge nel bilancio.
«La Società ha accantonato la minor IRPEF versata a fondo rischi non essendoci allo stato attuale elementi certi che i tesserati mantengano la residenza fiscale in Italia per i prossimi due anni». In caso di cessione di Eriksen (o di qualsiasi altro giocatore che sta sfruttando il regime fiscale agevolato), l’Inter ha già accantonato la cifra necessaria per l’eventuale rimborso, con la possibilità quindi di superare la problematica fiscale", conclude il portale.
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