Il mercato autofinanziato con la necessità di 'vendere' per accumulare un tesoretto da spendere per gli acquisti fa pensare che l'avventura di Christian Eriksen all'Inter possa concludersi già in questa sessione, a nove mesi dal suo arrivo. Il grande colpo del mercato di gennaio, arrivato dal Tottenham, non è riuscito a entrare subito nei meccanismi del sistema di gioco di Antonio Conte, che ha provato ad aiutarlo passando al 3-4-1-2 e spostandolo da mezzala al suo ruolo naturale, ovvero quello di trequartista. Ma il danese non è riuscito ad essere incisivo e decisivo con la maglia nerazzurra.
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Inter, bivio Eriksen: piace a tanti, può essere la chiave per il sogno di Conte. E un’offerta…
Il mercato autofinanziato con la necessità di ‘vendere’ per accumulare un tesoretto da spendere per gli acquisti fa pensare che l’avventura di Christian Eriksen all’Inter possa concludersi già in questa sessione, a nove...
E se al momento società e Conte credono ancora che Eriksen possa essere un valore aggiunto, il diktat in tema finanziario sul mercato arrivato da Nanchino spinge a qualche riflessione. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, c'è l'interesse per l'ex calciatore degli Spurs da parte di alcuni club e un suo addio permetterebbe di arrivare a uno degli obiettivi di Conte: "Ma Eriksen vanta ancora tanti estimatori in giro per l’Europa e se dovesse arrivare in Viale della Liberazione un’offerta importante, non solo l’Inter (che potrebbe registrare una plusvalenza importante e soprattutto trovare altri fondi da reinvestire) ma anche lo stesso giocatore valuterà con attenzione il da farsi. Perché in fondo oggi Eriksen non è proprio un intoccabile per Conte, e la ricerca sul mercato di giocatori di spessore nel suo ruolo (vedi la trattativa per Vidal e il sogno Kanté), il rientro alla base – provvisorio, ma poi chissà – di Nainggolan e il recupero pieno di Sensi mettono il danese nella scomoda posizione di dover dimostrare di essere il vero acquisto della nuova stagione sin dall’inizio della preparazione".
Le prestazioni fino ad ora sono state inferiori alle aspettative: "Il talento del danese resta fuori discussione, ma è chiaro che ad essere finito sul banco degli imputati sia stata la sua attitudine al sacrificio e il suo diverso approccio - fisico e agonistico - al calcio contiano. Che ha bisogno di un uomo di grande qualità per diventare letale e vincente anche in nerazzurro. Sta ad Eriksen dimostrare di essere lui l’uomo giusto per il nuovo progetto nerazzurro. Ma in caso contrario meglio non escludere ogni scenario. In fondo la soluzione migliore è sempre quella che accontenta tutti. Che sia da vivere insieme o separatamente".
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