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Mercato ai nastri di partenza e l'Inter può già incassare altro denaro da investire nelle prossime settimane. E' di poche ore la notizia della cessione dell'ex Primavera Pedro Delgado, il cui cartellino per metà era ancora di proprietà nerazzurra, in Cina allo ShandongLuneng di Pellè.
Per confermare il tutto, a FCINTER1908.IT è intervenuto in esclusival'avvocato e operatore di mercato Marco Correia de Oliveira che in passato ha curato diverse operazioni per conto dell'Inter, tra cui proprio l'approdo e la cessione del giovane centrocampista portoghese classe '97. Con lui abbiamo analizzato anche l'arrivo di Beppe Marotta in corso Vittorio Emanuele e le brutte vicende di cronaca avvenute durante l'ultima gara di campionato tra Inter e Napoli: "Salve, confermo che Pedro Delgado è stato ceduto in Cina allo Shandong Luneng. Dopo la cessione allo Sporting di qualche stagione fa l'Inter era rimasta proprietaria del suo cartellino al 50%, dunque i nerazzurri percepiranno una cifra vicina ai 500mila euro a margine del quasi milione di euro che ha pagato il club cinese per acquisirlo. Credo che questa sia una notizia importante per il club meneghino...".
Parlando di Inter da qualche settimana è approdato Marotta. Che idea si è fatto e cosa può dare l'ormai ex dirigente juventino in un ambiente come quello nerazzurro?"Per quanto riguarda Marotta, credo che l'organigramma societario sia sia arricchito maggiormente. L'Inter aveva ed ha un direttore sportivo come Ausilio tra i più bravi e preparati , poi è arrivato Baccin che fa da ponte tra il settore giovanile e la prima squadra; adesso Marotta da dg potrà dare un supporto a 360° dal punto di vista sportivo e gestionale. E' un organico dirigenziale che si completa totalmente e porterà grande vantaggio al club da qui' ai prossimi anni".
Dal punto di vista sportivo ieri grande vittoria di squadra contro il Napoli, purtroppo macchiata dai fatti di cronaca scaturiti da scontri tra tifoserie e cori razzisti nei confronti di Koulibaly. Da osservatore esterno che idea si è fatto?"Diciamo che sono cose che purtroppo succedono ovunque, non solo a Milano o in Italia. Sono molto amareggiato per quanto accaduto ma conosco l'ambiente milanese e interista, dunque posso dire che sono casi isolati. Inter-Napoli è stata sempre una partita sentita tra le due tifoserie. Per i napoletani quella di Milano non è mai stata una trasferta facile ma la stessa cosa possiamo dire per gli interisti quando vanno al San Paolo. Ci sono sempre stati cori poco simpatici tra tifoserie. Bisogna, ovviamente e senza scuse, punire determinati atteggiamenti ma non possiamo colpevolizzare solo la Curva dell'Inter e definirli tutti criminali. Certamente ci sono stati dei gesti non belli ma ho notato che quando succedono avvenimenti che mettono in cattiva luce l'Inter tutto viene amplificato, mentre se sono gli altri a comportarsi male tutto passa in secondo piano. Anche la decisione del giudice sportivo mi sembra esagerata, l'Inter è diventata il capro espiatorio di questa situazione. Bisogna intervenire in maniera più approfondita sulla questione, punire tutti i tifosi è facile ma così non si risolve a fondo la problematica".
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