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ESCLUSIVA Bergomi: “Derby, terrei De Vrij. No obbligo scudetto. Frattesi-Barella…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

L'ex capitano nerazzurro ai microfoni di Fcinter1908.it: "L'Inter ha sempre creato problemi al Milan di Pioli"

La pausa per le Nazionali è ormai in archivio. Il campionato sta per tornare e sale la concentrazione verso il derby tra Inter e Milan in programma sabato pomeriggio. Della sfida del Meazza e dei diversi temi che caratterizzano la vigilia abbiamo parlato con Beppe Bergomi, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.it. 

Beppe, in Italia-Ucraina grande prova di Frattesi, che spera di poter presto essere così decisivo anche per l'Inter. Quanto manca secondo te per il definitivo inserimento?

"Il ragazzo è all'altezza dei titolari, senza nessun problema. E' vero anche che il centrocampo dell'Inter ora sta girando molto bene, io continuo a pensare che sia formato da tre numeri 10: Calha è un 10 adattato davanti alla difesa, Barella all'inizio della sua carriera giocava dietro le punte, Mkhitaryan uguale. Per Frattesi comunque è solo questione di tempo, ci saranno partite ogni tre giorni e avrà il suo spazio. Non sarà poi assolutamente un problema farlo coesistere con Barella, che ha raggiunto una consapevolezza tale da poter giocare in qualsiasi zona. L'equilibrio è comunque importante in una squadra con due punte e tre centrocampisti di quel genere".

Come giudichi l'atteggiamento di parte del Meazza nei confronti di Donnarumma?

"Mi viene sempre da prendere le parti di chi viene criticato. Abbiamo fatto vedere i suoi errori, ma non le grandi parate dell'ultimo periodo. E' un ragazzo molto forte, patrimonio della Nazionale, e va rispettato al di là della sua scelta di carriera. Nel prepartita comunque ho sentito applausi e mi sono piaciuti, poi nella ripresa, sotto quella che è abitualmente la Curva del Milan, ho sentito fischi. Dobbiamo andare comunque oltre certe situazioni".


Concentrandoci sul derby: te lo aspetti diverso dagli ultimi? 

"Sono curioso di capire cosa potrà fare Pioli, visto che ormai da qualche anno crea situazioni diverse in base all'avversario che affronta. E' anche vero che l'Inter è quella che gli ha dato più problemi. Sono due squadre che hanno avuto cambiamenti, stanno bene e hanno individualità importanti. Mi aspetto un bel derby".

L'unico vero dubbio di formazione potrebbe essere tra De Vrij e Acerbi.

"La competizione fa solo bene se interpretata nella maniera giusta. De Vrij ha fatto tre grandi partite e non andrei a toccare nulla, pur consapevole dell'importanza di Acerbi che conosco bene e so che tipo di personalità ha. L'olandese ha sicuramente più minuti nelle gambe e merita di essere premiato per quanto sta facendo vedere".

Quale può essere la chiave tattica?

"Il centrocampo dell'Inter non ha molti centimetri, ma ha sicuramente gamba. Quelli del Milan hanno passo, inserimento e bisognerà stare molto attenti. Adesso i rossoneri non sono soltanto Giroud e Leao, c'è più qualità anche in altre zone di campo. L'Inter deve fare la partita di grande attenzione, rispetto dell'avversario, dimenticando i derby vinti lo scorso anno. Ovviamente sarà importante per Inzaghi sfruttare al meglio i due esterni di centrocampo, le chiavi tattiche sono diverse. Quello che conta è l'atteggiamento: vince chi rifiuta la sconfitta".

Inzaghi ha davvero, come qualcuno sostiene, l'obbligo di vincere lo scudetto?

"L'Inter non ha alcun obbligo di vincere lo scudetto. Non è come la Juventus dei nove consecutivi, vera candidata numero uno in quegli anni. Oggi ci sono diverse squadre attrezzate, tra le quali l'Inter. E' un obiettivo, Inzaghi può vincere assolutamente il campionato, ma bisognerà fare i conti le altre".


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