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Skysport
Non c'è partita, perlomeno in Italia, che possa generare tanta attesa e adrenalina. Juventus-Inter va al di là della classifica, del momento delle squadre, infortuni e altre dinamiche che possano incidere in una normale gara di campionato. Il peso di una rivalità mai sopita torna puntuale e caratterizza una vigilia che non sarà mai come le altre. Poi sarà il campo a parlare, come sempre. Ed è su quello che abbiamo voluto focalizzarci grazie alla disponibilità di Beppe Bergomi, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.it.
Beppe, le sconfitte con Bayern Monaco e PSG hanno un peso diverso.
"Vero, ma arrivano bene entrambe alla partita di domenica. Devo dire che la Juventus l’ho vista bene, anche se il PSG ti aspetta e magari ti fa fare più bella figura. Allegri comunque è un furbo, da due anni dice che l'Inter è la più forte e mette sempre le mani avanti. Sa come preparare una gara di questo tipo. L’Inter ha ambizioni diverse in questo momento dalla Juventus, per i nerazzurri quindi la posta in palio è più alta. Sarà comunque molto delicata per entrambe".
- E' una gara da dentro o fuori?
"Lunedì potremo sapere tante cose sul campionato. Il turno è favorevole forse per il Milan, guardando gli scontri d'alta classifica che il calendario propone. Dipenderà molto anche dal risultato del Napoli a Bergamo. Se Spalletti dovesse battere l'Atalanta, anche un pareggio dell'Inter a Torino, sebbene in una gara molto difficile, potrebbe diventare un risultato non positivo".
- Il nuovo stop di Lukaku potrebbe portare l'Inter a riconsiderare l'idea di rinnovare il prestito?
"Bisogna capire come sta e come hanno curato l’infortunio. Ero contento del suo ritorno, purtroppo non lo abbiamo mai visto. Ha un motore potente e, con le conoscenze che ci sono oggi, ci sono sicuramente tutte le possibilità per rimetterlo a posto. Continuo a pensare che possa essere dominante, è una pedina che manca soprattutto in determinate partite come quelle col Bayern Monaco che ha aggredito in maniera alta e che quindi avrebbe permesso ai nerazzurri di attaccare la profondità. L'Inter ha molta qualità in attacco, ma le manca quella velocità che Lukaku le garantirebbe in certe situazioni. Anche contro la Juventus mi aspetto una partita simile".
- Potrebbe tornare a disposizione Brozovic, ma Calhanoglu al suo posto sta forse facendo anche meglio.
"Io non cambierei. Brozovic è importantissimo, l'anno scorso e in altre circostanze quando è mancato siamo andati in difficoltà. Ora però ci sono impegni molto importanti, manca poco alla sosta e andrei con quelli che stanno bene, che danno garanzia. Gli altri saranno comunque importanti a gara in corso. Devo dire che Calhanolgu è una sorpresa piacevole, perché riesce a far meglio in fase difensiva rispetto a Brozovic. Ovviamente non ci sono solo cose positive, perché quando si alzano i ritmi, come capitato ad esempio a Firenze, ci vuole una gestione diversa e Brozovic in questo è un maestro. Per me si possono alternare anche in base alla partita".
- Il rinnovo di Skriniar sembra avvicinarsi. Giusto puntare su di lui e dargli la fascia?
"Siamo sempre lì: bisogna sempre capire come sta la società. Se si può investire, va bene rinnovare. Se invece a fine anno bisognerà vendere qualcuno e far cassa, bisogna ragionare in maniera diversa. Il ragazzo non si discute da nessun punto di vista, ma tutto dipende dai conti del club".
- Ti aspettavi che Acerbi potesse avere questo spazio in così poco tempo?
"Ero uno dei pochi a sottolineare che è un nazionale italiano e che ha grande personalità. Ha giocato in ambienti in cui gli andavano contro, non si tira di certo indietro. Poi dà alternative in più alla difesa rispetto a prima, non me ne voglia Ranocchia che è un ragazzo straordinario. Mancini non ti sceglie se non hai personalità e questo è un aspetto che serve tanto anche all'Inter".
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