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Giornate intense per l'Inter, fra cambio di logo, novità in arrivo sul fronte societario e uno scudetto da conquistare dopo tanti anni senza trofei. Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Graziano Bini, difensore, capitano e bandiera interista tra gli anni Settanta e Ottanta, 345 presenze e 13 reti con la maglia nerazzurra.
Nella giornata di ieri l'Inter ha ufficializzato il cambio di logo: un taglio netto rispetto al passato, all'insegna della modernità.
Sono cose normali in questi periodi, il mondo va avanti. L'ho visto e devo dire che mi piace molto, credo che sia più che altro una cosa di marketing.
Anche lei visse una situazione simile, con il passaggio dallo stemma classico dell'Inter al Biscione degli anni Ottanta.
Chiaramente sono più affezionato a questi! (ride, ndr). Quello nuovo mi è piaciuto comunque, mi auguro che porti anche fortuna.
Passiamo al campo: ha fatto molto discutere la decisione presa dall'Ats di Milano e confermata dalla Lega di rinviare Inter-Sassuolo. Pensa che non aver potuto giocare sia stato un vantaggio o uno svantaggio per i nerazzurri?
L'Inter era in uno stato di forma ottimale, aveva vinto 8 partite di fila, interromperla non stato è il massimo. Però ci sono anche stati dei problemi di salute, quindi ha avuto più tempo per recuperare giocatori. Ci sono sia vantaggi che svantaggi, anche se non credo che alla fine sia stata molto svantaggiata: non credo che si perda la forma saltando una partita.
L'Inter ha conquistato il primo posto in classifica al termine di una lunga rincorsa e dopo una lunga striscia di vittorie consecutive. Questa sosta per le Nazionali può averle fatto perdere slancio e ritmo?
Non c'è questo rischio. Inoltre i giocatori che dovevano andare in Sudamerica non sono andati e si sono potuti allenare bene, la sosta non sarà un problema per l'Inter.
Sono ormai in molti a considerare l'Inter la favorita per lo scudetto: è d'accordo? Da chi deve guardarsi maggiormente?
Che l'Inter quest'anno fosse messa bene in quanto a rosa l'ho sempre detto, fin dall'inizio del campionato. In più c'è stato questo passettino indietro della Juventus, anche se non bisogna mai darla per morta definitivamente. E poi c'è questo Milan che fin qui ha giocato un ottimo calcio. L'Inter è comunque la favorita per vincere il campionato, non ci sono dubbi. Per un posto tra le prime 4 metto anche Napoli e Atalanta.
Nella sua esperienza all'Inter fu allenato da due grandi tecnici della storia nerazzurra come Herrera e Bersellini: come giudica il lavoro di Conte? Vede delle similitudini con qualche suo ex allenatore?
Caratterialmente Conte somiglia molto a Bersellini. Ultimamente l'ho visto migliorato: è un ottimo allenatore, in più l'ho visto meglio nei cambi, sa cambiare le cose in corsa rispetto a prima. E poi lo vedo più coinvolto, dopo un periodo in cui c'erano troppe incertezze.
L'Inter ha ritrovato solidità difensiva grazie all'affermazione del terzetto Skriniar-de Vrij-Bastoni: da ex difensore come li valuta la loro crescita e la loro intesa?
Adesso stanno avendo un rendimento altissimo tutti e tre, ma ce lo dovevamo aspettare, sono tre grandi difensori. Ma bisogna sempre ricordare che abbiamo anche una grande forza a centrocampo: se il reparto mediano non regge puoi avere chi vuoi dietro, ma andrai comunque in difficoltà. Un grosso merito va anche ai centrocampisti: a inizio anno non c'era equilibrio e la difesa ballava un po', ora che sono più coperti si sono evidenziati i pregi dei giocatori che abbiamo dietro. Mi piacciono molto, tutti e tre.
Lei esordì con l'Inter da giovanissimo ed ebbe una lunghissima carriera in nerazzurro, vestendo anche la fascia da capitano: Bastoni può fare qualcosa di simile?
Il gioco è cambiato molto, difficile fare paragoni. Bastoni è destinato a diventare un grandissimo difensore: un ragazzo che si approccia in Prima Squadra a 19 anni, con quella personalità... Secondo me ha ancora ampi margini di miglioramento, è veramente bravo: speriamo che possa fare anche più di quello che ho fatto io.
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