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La sua figura è stata rilevante a tutti i livelli nel corso di questi anni.
Samaden è una persona sicuramente autoritaria nel suo ruolo, ma anche estremamente simpatica e che se hai bisogno di parlare, se hai bisogno di aiuto, c'è sempre: è una persona intelligente, ti può dare una mano. Anche io negli ultimi anni l'ho sentito spesso, anche quando dovevo decidere se smettere di giocare, chiedendo consigli su cosa fare. Mi ha aiutato in tutto il mio percorso, non soltanto agli inizi.
Sotto la sua gestione sono emersi tanti calciatori e sono arrivati tanti successi: raccogliere la sua eredità non sarà semplice.
Non sarà facile dal punto di vista della figura che vai a sostituire, per importanza e risultati ottenuti, ma sicuramente chi arriverà troverà ordine in quello che dovrà gestire, in quello che dovrà fare. Troverà un ambiente di lavoro dove tutti sanno cosa fare e quello che si vuole ottenere.
A proposito di giovanili: un tuo ex compagno di squadra, Simone Fautario, si è laureato campione d'Italia U15 con l'Inter al suo primo anno da allenatore.
È una bella cosa il fatto che molti ex calciatori dell'Inter tornino per lavorare con il settore giovanile, è una mentalità che ha dato il direttore Samaden, anche io ho 2-3 ex compagni che lavorano come preparatori atletici. Parlando di Simone, da calciatore ha avuto meno di quello che meritava secondo me, qunidi è giusto che da allenatore inizi a prendersi le prime soddisfazioni: è un ragazzo ambizioso, ha un bel carattere, forte ed empatico, ci sa fare con i ragazzini. Ha trovato l'ambiente giusto per lui.
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