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La ritrovata Inter, reduce da 4 vittorie consecutive in campionato e dalla conquista degli ottavi di finale di Champions League con un turno di anticipo, si prepara per la trasferta sul campo del Bayern Monaco, partita che non ha più nulla da dire dal punto di vista dalla classifica ma che può rappresentare una grande occasione per far respirare qualche titolarissimo e dare una chance a chi fin qui ha giocato meno. A tal proposito Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Francesco Bolzoni, centrocampista oggi in forza al Rapperswil-Jona, club della seconda divisione svizzera, dopo una carriera iniziata nel settore giovanile nerazzurro e proseguita su e giù per l'Italia, dalla Serie A alla Serie D.
L'Inter ha conquistato gli ottavi di Champions League con un turno di anticipo, è imbattuta da 7 partite fra Serie A ed Europa, ed è reduce da 4 vittorie consecutive in campionato: si può dire che il peggio sia definitivamente alle spalle?
Direi di sì. Secondo me doveva ritrovare la propria identità e un po' di serenità, visto anche come aveva terminato la stagione scorsa, dove a un certo punto sembrava dovesse vincere il campionato a mani basse e invece poi l'ha perso nel finale. L'Inter ora si è ripresa, ha trovato nuove motivazioni e stanno facendo quello che tutti si aspettano.
Quale può essere stata la gara della svolta?
Sicuramente il doppio confronto con il Barcellona: è stato bravo Inzaghi a prepare queste due partite. In quel momento l'Inter ha capito che, se era in grado di fare certe cose in Europa, poteva farlo anche in campionato, e la squadra ha reagito alla grande.
Da centrocampista, cosa pensi del rendimento di Barella?
Secondo me è tornato ai livelli fisici di due anni fa: l'anno scorso era stanco dopo una stagione pesante, con un Europeo di mezzo, e ha brillato un po' meno. È un giocatore che fa sempre il suo, adesso sta anche trovando il gol, con Calhanoglu e Mkhitaryan forma un centrocampo di qualità altissima. Con loro interpreta il ruolo in maniera un po' diversa, ha più spazio per andare in avanti rispetto a inizio anno o all'anno scorso. Se continua così è veramente un top, nel calcio di adesso i gol delle mezz'ali e dei centrocampisti in generale sono troppo importanti.
E dell'evoluzione di Calhanoglu da regista?
Sinceramente lo vedo meglio qui che da mezz'ala o dietro le punte: ha questo calcio pazzesco anche da fermo, e lì magari trova giocatori con passo diverso, non un difensore che viene ad aggredirti. Sulle pressioni meno forti riesce a fare meglio il suo gioco e vengono fuori ancora di più le sue qualità. Secondo me potrebbe essere il suo nuovo ruolo. Quando torna Brozovic ci penserà Inzaghi a scegliere.
La brutta notizia di oggi è la ricaduta di Lukaku.
Il calcio di Lukaku passa da questo strapotere fisico, probabilmente l'anno scorso aveva giocato con meno continuità e quest'anno lo sta pagando, anche considerando i carichi di lavoro a cui si è sottoposto per tornare in forma, non riuscendo ad arrivare al massimo. Dispiace perchè per l'Inter è un giocatore importantissimo.
Domani l'Inter affronta il Bayern Monaco, sfida che non ha più nulla da dire in ottica classifica: considerando che domenica ci sarà la Juventus, sarebbe giusto ricorrere a un ampio turnover?
Io farei un po' di turnover, ma non così abbondante: è giusto cambiare qualche giocatore, anche per dare fiducia e ritmo a quelli che stanno giocando un po' meno. Domenica c'è una partita troppo importante, magari Inzaghi potrebbe fare qualche cambio al 60' anzichè all'80' per dare qualche minuto di riposo ai titolari, per poi arrivare alla gara contro la Juventus al top. Il Napoli non perde un colpo, ma dietro anche il Milan ha rallentato, quindi adesso è il momento giusto per andare a riprendere chi sta davanti. Poi bisogna sperare che il Napoli faccia qualche passo falso...
Il tuo esordio europeo da titolare arrivò in una situazione simile, con l'Inter già qualificata (12 dicembre 2007, PSV-Inter 0-1). Domani potrebbe toccare a uno dei ragazzi della Primavera, in primis Carboni: cosa ti sentiresti di consigliare?
La situazione è simile, la differenza è che noi andavamo a giocare contro una squadra di molti livelli in meno rispetto a questo Bayern Monaco, che anche con le riserve potrebbe vincere la Champions League. Io andai dentro sapendo che i miei compagni mi avrebbero aiutato in ogni situazione, sia con la palla che senza, è così è stato: non sono mai andato in difficoltà in tutti i 90 minuti, c'era sempre qualcuno che mi faceva giocare in tranquillità, e grazie a loro feci bene. Ai giovani dico di affidarsi totalmente ai campioni che ci sono all'Inter, poi toccherà a loro fare il resto.
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